Dalla Redazione
Un giro d’Italia sulle tracce del biologico, un settore d’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy, che vanta aziende straordinarie e produttori appassionati che hanno creduto in una scommessa su cui pochi, vent’anni fa, avrebbero puntato. Volti, testimonianze, prodotti, esperienze, innovazione: come una puntata speciale di Linea Verde, nella giornata inaugurale di Macfrut a Rimini Fiera, si è svolta la festa dei 20 anni di Canova, la società del gruppo Apofruit licenziataria per frutta e verdura fresca del marchio Almaverde Bio, numero del biologico a livello nazionale e internazionale.
In Sala Neri, alla Fiera di Rimini, Patrizio Roversi, conduttore del programma di Rai Uno e volto noto della tv per la fortunata serie Turisti per Caso, ha condotto il convegno dedicato a due decenni di lavoro e di passione, dando la parola ai grandi protagonisti di una realtà nata 20 anni fa nel cesenate per produrre e commercializzare ortofrutta biologica.
Oggi Canova è leader di settore con un fatturato di 75 milioni di euro, 40 mila tonnellate di ortofrutta prodotte direttamente dagli oltre 800 produttori, tre stabilimenti dedicati di Apofruit, due piattaforme specializzate. È un network di aziende dislocate su tutto il territorio nazionale che negli anni si è sempre più specializzato andando a coprire tutti i segmenti del biologico fresco, dalla prima alla quinta gamma puntando sempre su tre punti cardine: innovazione, qualità e servizi.
Mentre le immagini delle aziende e dei prodotti scorrevano sullo schermo, Roversi ha chiamato i produttori soci della Organizzazione di Produttori che fa capo ad Apofruit Italia, cominciando dalla Sicilia, con Angela Carnemolla, produttrice di ortaggi e Massimo Albanese, presidente della O.P. Ortoagrumi; poi si è passati in Calabria con Saverio Filippelli, produttore di clementini, e in Basilicata con Tonino Rubolino, produttore di ortofrutta, e ancora in Puglia con Ottavio Leone, direttore della O.P. terra di Bari, grande produttrice di uva da tavola. Per la Campania la parola è passata a Pietro Ciardiello, direttore di Coop Sole, cooperativa di Caserta leader delle fragole, per poi giungere in Lazio con Flavio Mancini, produttore di kiwi biologico nella zona di Latina, e poi ancora a Gilberto Pandoli socio e produttore di carote, finocchio, patate e cipolle della piana del Fucino e Cesare Buzzegoli, produttore di ortaggi dalla Maremma.
Il viaggio è proseguito con la presentazione degli stabilimenti in Sardegna per poi giungere in Emilia- Romagna con Massimo Biondi, attuale presidente di Canova nonché presidente di Vivitoscano e Viviromano, produttore biodinamico di ortofrutta e vino e Giuliano Naldi, socio e produttore di carote patate e cipolle in Emilia. In Veneto parola a Pierluigi Govoni, socio e produttore di pere e mele, poi passaggio in Piemonte e Lombardia e conclusione in Trentino con Riccardo Forte, presidente della cooperativa SFT socia di Apofruit e produttore di mele.
“Canova è la storia del biologico italiano – ha dichiarato con orgoglio il direttore Ernesto Fornari – abbiamo cominciato con l’idea che fosse indispensabile ‘ specializzarsi’ per crescere e abbiamo avuto ragione”. “La nostra storia – prosegue – è costellata di successi, soprattutto grazie a un approccio molto vicino alle esigenze dei consumatori e nello stesso tempo vicino ai clienti. Siamo fornitori di tutta la Gdo italiana e anche al!’estero siamo cresciuti a doppia cifra”.
“Voglio ringraziare – ha concluso il direttore di Canova – tutti coloro che fanno parte del nostro network, senza di loro non saremmo qui”.
Tra i ringraziamenti della giornata, una menzione speciale è andata alle due figure di riferimento di questo percorso: Enzo Treossi e Renzo Piraccini, rispettivamente ex presidente ed ex direttore di Apofruit. Tra gli applausi sentiti e affettuosi la festa dei 20 anni di Canova è proseguita con le immagini della storia di un successo tutto italiano .“Che non è finita qui. – ha commenta Paolo Pari, direttore marketing di Canova e direttore generale di Almaverde Bio – Abbiamo realizzato tante cose in questi anni e i nostri prossimi progetti ci vedranno ancora impegnati sul fronte dell’innovazione di prodotto e sullo sviluppo di format per la vendita di ortofrutta biologica nei reparti della Gdo italiana”.
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