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                      Agricoltura, il Mipaaf vende 8mila ettari pubblici: agevolazioni agli under 40

                      Il Mipaaf scommette sul futuro dei giovani nell’agricoltura e mette all’asta oltre 8mila ettari di terreno pubblico in tutta Italia, con condizioni di mutuo agevolato per gli under 40. Da oggi è quindi possibile manifestare il proprio interesse sulla Banca nazionale delle Terre Agricole, che vede la netta prevalenza delle regioni del sud, con la Sicilia al primo posto con 1.700 ettari. Per il ministro Martina si tratta di una “Nuova forma di rivalutazione dei beni comuni, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di nuove realtà agricole nei territori. Le risorse che derivano dalla vendita dei terreni – spiega – saranno totalmente dedicate al sostegno dei giovani agricoltori”

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

                      Come avvicinare i giovani all’agricoltura? Una risposta concreta arriva dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che a partire da martedì 5 dicembre ha aperto la procedura di messa in vendita di 8mila ettari della Banca nazionale delle Terre Agricole, disponibile online sul sito dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), ente pubblico che ne gestisce lo svolgimento. Il ministero, che intende vendere a tutti gli interessati i terreni pubblici selezionati e pronti per essere coltivati, avrà un occhio di riguardo per gli under 40 che parteciperanno al bando, offrendo loro finanziamenti a condizioni favorevoli. 

                       

                      Come reso noto dal Mipaaf in un comunicato, scopo principale della “banca” online è proprio il fatto di stimolare gli investimenti nell’agricoltura da parte dei giovani. A sottolinearlo è il ministro Maurizio Martina: “Diamo nuovo valore ai terreni pubblici con un  investimento su sostenibilità, economia e lavoro e per questo ai giovani interessati spettano mutui agevolati. Con la banca nazionale delle terre agricole – osserva – stiamo sperimentando una nuova forma di rivalutazione dei beni comuni, con l’obiettivo chiaro di favorire lo sviluppo di nuove realtà agricole nei territori. Le risorse che derivano dalla vendita dei terreni saranno totalmente dedicate al sostegno dei giovani agricoltori”. Il ministro ricorda infine il recente bando per il primo insediamento in agricoltura, che aiuta i giovani ad acquistare terreni e imprese: “Grazie a questo bando più di 3mila ettari di terra e 100 nuove aziende nascono grazie ai 60 milioni di euro che abbiamo investito con Ismea. Sono semi di futuro del nostro Paese”.

                       

                      La procedura per manifestare il proprio interesse per un terreno sulla banca nazionale delle terre agricole è molto semplice: accedendo al sito di Ismea è infatti possibile farsi un’idea ben precisa della posizione dei terreni grazie alla geolocalizzazione e scegliere quello che può fare maggiormente al proprio caso. Se interessati, si potrà esprimere il proprio interesse a partire dal 5 dicembre 2017 e partecipare così alla procedura competitiva a evidenza pubblica tra tutti coloro che hanno manifestato interesse, a partire da febbraio 2018. Una volta completata la vendita, l’iniziativa del ministero non si fermerà: con la vendita degli 8mila ettari – osservano dal ministero – si completa solamente la prima fase di un’operazione molto più ampia che gradualmente vedrà la vendita di oltre 20mila ettari.

                      Una schermata della Banca nazionale delle terre agricole (da sito Ismea)

                      La mappa dei terreni disponibili vede una netta prevalenza delle regioni del sud e del centro Italia. La Sicilia è infatti la regione italiana con più terreno disponibile con ben 1.700 ettari. Seguono a ruota Toscana e Basilicata (entrambe con 1.300 ettari), Puglia (1.200), Sardegna (660), Emilia Romagna e Lazio (entrambe 500). Per quanto riguarda la tipologia delle colture, la scelta è varia, comprendendo il seminativo (3.770 ettari), prati e pascoli (1.930 ettari) e boschi (800 ettari). Gli ettari destinati alla coltivazione di uliveti e vigneti risultano comunque significativi, ammontando rispettivamente a quota 450 e 340 unità.

                       

                      Sul sito di Ismea è comunque possibile consultare diverse informazioni in dettaglio: dalla posizione geografica alle caratteristiche naturali, dalle tipologie di coltivazione ai valori catastali. Sul portale si possono condurre anche ricerche mirate in base alle proprie esigenze produttive, grazie alla possibilità di consultare la banca anche per grandezza dei terreni disponibili.

                       

                      Per spiegare in modo semplice e veloce come funziona la Banca nazionale delle terre agricole, il Mipaaf ha pubblicato sul proprio canale YouTube un video dedicato interamente all’iniziativa.

                       

                       

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