Eugenio Felice (da Fm, edizione di gennaio 2015)
Presidente, si è parlato molto negli ultimi anni della Terra dei fuochi. Che azioni avete messo in campo per tutelare i vostri prodotti?
Aristide Valente (presidente Alma Seges): L’idea che si è fatta buona parte dell’opinione pubblica vedendo le immagini di fuochi e rifiuti tossici che riemergevano dalla terra non corrisponde alla realtà. Nel senso che le terre inquinate sono solo una piccolissima parte della Campania Felix e che comunque – i dati ufficiali degli ultimi giorni lo confermano – non hanno portato danni ai prodotti agricoli. Le nostre aziende associate sono impegnate ad ottenere produzioni di qualità sempre più elevata tramite il ritorno a quei prodotti tipici che appartengono alla memoria storica dei loro luoghi di produzione, ne conservano le tradizioni e ne custodiscono i segreti. Prodotti con un antico sapore, non comparabile a quello standardizzato del mercato globalizzato. è il sapore appunto della Campania Felix, terra di vulcani che hanno dato ai terreni campani una straordinaria fertilità – è questo il vero fuoco – e che grazie anche al clima mediterraneo e alla particolare distribuzione dei territori – pianeggianti, montuosi e collinari – hanno fatto di questa terra il simbolo della dieta mediterranea. Alma Seges, in collaborazione con Legambiente, è impegnata in progetti sui temi di ambiente, sostenibilità e biodiversità. Un esempio concreto è il progetto Vedici Chiaro, nato nel 2013, una campagna di salubrità e tracciabilità dei prodotti freschi.
(Articolo completo su Fm, edizione di gennaio 2015)
A Fruit Logistica Alma Seges presenta Oggi, un nuovo brand sociale e sostenibile. Lo avete definito il brand anticrisi. Cosa intendete?
Amleto Elia e Bruno Spinazzola (Zeugma): L’Italia vive una situazione di profonda crisi economica. L’agricoltura europea è in difficoltà, con redditi sempre più bassi e costi sempre più alti. Non tutti possono permettersi prodotti premium. Non esiste una frutta e una verdura di status: tutti la mangiamo o dovremmo mangiarla. La strategia premium nel cibo fresco finisce per alzare i costi e non aggiunge benefici reali. In un mercato sempre più commodificato l’unico elemento differenziante diventa il prezzo. “Oggi” è un marchio con una valenza sociale perché non si sofferma sulla dimensione del bello fine a sé stesso ma sulla utilità. Per ridurre i costi togliamo tutto il superfluo, tutto ciò che non ha significato sociale, a partire dal confezionamento che sarà uno solo. I benefit per il consumatore finale sono un prodotto extrafresco raccolto e spedito in giornata grazie a una filiera espressa, un prezzo competitivo, una gamma ampia e la sostenibilità del processo produttivo. L’obiettivo è dare ai consumatori quello di cui hanno bisogno, senza rinunciare al gusto, e restituire valore ai produttori agricoli che sono i creatori della materia prima. Agricoltori e consumatori sono al centro dell’intervento sociale di Oggi, non la frutta e la verdura. Oggi quindi è molto più di un brand, è un business model: un brand per rispondere ai consumatori, un business model per rispondere alla commodificazione.
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