Si svolge dal 6 all’8 settembre a Hong Kong l’undicesima edizione della più importante fiera asiatica del settore ortofrutta, sorella minore di Fruit Logistica. Asia Fruit Logistica cresce quest’anno del 30 per cento in termini di superficie espositiva, con oltre 800 espositori attesi, un numero in crescita di oltre il 20 per cento sul 2016. Una fiera sana e in crescita quindi, termometro di un’economia frizzante verso cui si ripongono sempre più attenzioni da parte dei maggiori player mondiali del comparto. Tra questi c’è anche l’Italia, che conta ancora una volta un numero record di espositori, ben 63, dieci in più della scorsa edizione. Fanno meglio solo i padroni di casa, la Cina, con 172 espositori. Al terzo posto l’Egitto con 60 espositori

di Eugenio Felice

Un’immagine di Asia Fruit Logistica 2016

Pur essendo all’undicesima edizione, Asia Fruit Logistica cresce ancora a doppia cifra, a ritmi simili alle start-up. Una performance che non misura tanto la bontà della manifestazione fieristica, quanto l’interesse crescente per questa parte del mondo in cui l’economia cresce ancora forte. Prova ne è che gli organizzatori anglotedeschi di Global Produce Event quest’anno daranno vita alla seconda figlia della fiera monstre di Berlino: China Fruit Logistica, in calendario dal 14 al 16 maggio a Shanghai. Non cambia la sede della fiera, l’AsiaWorld-Expo che si trova adiacente all’aeroporto di Hong Kong, una zona strategica che agevola la visita in giornata per gli operatori che vanno dall’India al Sud Est Asiatico. La crescita nel numero di espositori – saranno oltre 800 da più di 40 Paesi differenti contro i 665 del 2016 – ha comportato il ritorno a due padiglioni, le hall 3 e 5.

L’Asia rappresenta un’area di interesse anche per la produzione italiana, in particolare per i kiwi, l’unico nostro prodotto che peraltro può ad oggi entrare in Cina. Sì, ci sono anche le arance, ma è una possibilità che rimane sulla carta, dato che le arance rosse non tengono le lunghe distanze e quelle gialle non possono competere con altre provenienze, vedi Stati Uniti e Spagna. Gli italiani esportano nell’area anche le mele, in particolare in India. Un potenziale c’è anche per le pere, le susine e l’uva, ma la verità è che l’Italia, ad eccezione del kiwi, per ora non conta nulla sul mercato di importazione asiatico, saldamente controllato da americani, cileni, australiani, neozelandesi e giapponesi. Fa un po’ specie vedere quindi il numero di operatori italiani che espongono a Hong Kong, cresciuto a 63, a testimonianza del fatto che siamo tanti, piccoli e disorganizzati.

Lo stand Zespri ad Asia Fruit Logistica 2016

Ecco l’elenco degli espositori italiani, in ordine alfabetico, come si può vedere sullo stesso sito della fiera: A.A.T. Oranfresh, ABL Spa, Adfruit di Cordioli Adelino, AgricolliBio Srl, Agrilepidio Srl, Agrimola Spa, Alegra Sca, Apofruit Italia Sca, B&B Frutta Srl, Bruno Elio Srl, Cermac, Compagnia Italiana della Frutta, Conor Srl, Cons. Italiano Vivaisti – CIV, CSO Italy, European Fruit Group Italy Srl, Evelina Srl, Ferrari Costruzioni Meccaniche Srl, Foodinvest Italia Spa, Forigo Roter Italia Srl, Freshness from Europe, From Sca, Fru-Italy Scarl, Fruit Med Srl, Gregorini Srl, Gullino Import-Export Srl.

Seguono: Horticultural Knowledge Srl, Icas Srl, IDM Südtirol, Idromeccanica Lucchini Spa, Ilip Srl, Infia Srl, Isolcell Spa, Jingold Spa, Kingfruit Srl, Mazzoni Spa, Melinda Sca, Morando Trading Srl, Natura Sca, Naturitalia Sca, Nava Srl, Nord Ovest Spa, Novafruit Srl, Oranfrizer Srl, Origine Group, PND Costruzioni Elettromeccaniche Srl, Raytec Vision Spa, Retarder Srl, Rinieri Srl, RK Growers Srl, Salvi – Unacoa Spa, Selimex Srl, Slanzi Gamper & Co Sas, Sorma Group, Spreafico Francesco & F.lli Spa, Turatti  Group, T.R. Turoni Srl, Unitec Spa, Valcom Srl, VI.P, VM Marketing Srl, VOG, Zanon Srl.

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