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                      B&B Frutta, sciopera la cooperativa di lavoro per “condizioni di vero sfruttamento”

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                      Si è svolto giovedì 16 febbraio lo sciopero di lavoratori e lavoratrici della MAK Servizi, cooperativa che ha come unico cliente la società veronese B&B Frutta, specializzata nella conservazione, confezionamento e commercializzazione delle mele. Il presidio è iniziato davanti ai cancelli della sede in via Ca’ di Capri a Bussolengo alle 5.30 della mattina. I lavoratori lamentano condizioni pessime, che prevedono il pagamento di 5,50 euro all’ora, comprensivo di tredicesima, quattordicesima mensilità, ferie ed ex festività, con un contratto collettivo inerente il settore delle pulizie. Solitamente alle aziende del settore un lavoratore dovrebbe costare 16/17 euro all’ora

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      B&B Frutta sciopero

                      Uno screenshot del servizio andato in onda sul TGR del Veneto il 16 febbraio

                      È andato in onda sul TGR del Veneto, su Rai 3, il 16 febbraio, nell’edizione delle 19.30, il servizio in cui i lavoratori denunciano “pesanti condizioni di sfruttamento” alla B&B Frutta Srl di Bussolengo (Vr), azienda che detiene la leadership in Veneto in fatto di confezionamento e commercializzazione di mele. Lavoratori e lavoratrici sono soci della cooperativa MAK Servizi che lavora esclusivamente per la B&B Frutta. La scintilla che ha fatto scatenare la protesta è stata l’applicazione dal corrente mese di un contratto peggiorativo: non quello della “Logistica, Trasporto Merci e Spedizione” ma quello del “Multiservizi”, inerente – sostiene una nota della Filt Cgil Verona – il settore delle pulizie, con condizioni “inaccettabili”, a partire dalla paga oraria di 5,50 euro all’ora, comprensiva di tredicesima, quattordicesima mensilità, ferie ed ex festività.

                       

                      “A volte ci fanno fare degli orari di lavoro pazzeschi, mi hanno chiesto di fermarmi dalle 3:00 del pomeriggio alle 6:00 della mattina, 15 ore di lavoro“, dichiara una lavoratrice alla giornalista Elena Chemello. “Ci riconoscono 5,50 euro all’ora, notte e giorno, sempre 5,50 euro”, dichiara un’altra lavoratrice. Paga oraria comprensiva di tredicesima, ferie, notturni, festivi per buste paga che possono arrivare forse a 900 euro al mese. “Il cambio dell’appalto – sostiene la nota della Filt Cgil Verona – è stato fatto unicamente con lo scopo di abbassare ulteriormente il già basso costo del lavoro. Con questa operazione i lavoratori si sono visti ridurre in un solo colpo del 30-40 per cento lo stipendio. È ora di dire basta – continua la nota – allo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, serve il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, delle leggi e della dignità di queste persone”.

                       

                      I lavoratori in questione sono circa 80 e lavorano su due turni all’interno dello stabilimento della B&B Frutta. “Siamo di fronte a un caso estremo, scandaloso e macroscopico, di vero sfruttamento – denuncia Raffaello Fasoli della Filt Cgil Verona – chiediamo legalità negli appalti e che sia applicato il corretto contratto collettivo. È stata creata una cooperativa di lavoratori monocommittente, in cui i lavoratori sono finti soci, prova ne è che non fanno mai assemblee”. B&B Frutta, contattata dalla giornalista di Rai 3, dichiara di non avere alcuna responsabilità nei confronti di questi lavoratori. In realtà, per la legge sul Caporalato, dovrà rispondere in solido con la cooperativa di lavoro nel caso le condizioni di sfruttamento fossero accertate. Nei fatti la differenza tra i 5,50 euro di paga oraria alla B&B Frutta e i 16/17 euro che normalmente un lavoratore costa a un’azienda del settore pare eccessiva.

                       

                      A questo link la replica di B&B Frutta, giunta il 13 marzo: in sostanza l’amministratore Loredano Brentegani ritiene le proteste delle voci fuori dal coro.

                       

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