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                      Bilancio da record per Sant’Orsola: ora la coop si prepara a nuovi investimenti

                      L’azienda trentina, leader nazionale nella produzione e nella vendita di piccoli frutti rossi, ha chiuso il bilancio 2015 con un valore della produzione che sfiora i 51 milioni di euro. La liquidazione ai produttori parla di un importo complessivo di circa 700 mila euro (4 punti percentuali in più rispetto alle previsioni). E ora Sant’Orsola si prepara alla realizzazione di un nuovo stabilimento a Cirè, dove sorgerà anche il “Giardino dei frutti di bosco”: l’investimento previsto è di 27 milioni

                       

                      Dalla Redazione

                       

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                      I soci di Sant’Orsola nel 2015 hanno conferito alla coop oltre 4.500 tonnellate di frutta

                      La crisi del 2012 è ormai un ricordo per gli oltre 900 soci di Sant’Orsola, la cooperativa trentina con sede a Pergine Valsugana leader in Italia nella produzione e vendita di frutti di bosco, fragole e ciliegie. Il gruppo ha infatti chiuso il bilancio 2015 con numeri da record, a partire dal valore della produzione che sfiora i 51 milioni di euro, e si prepara ad affrontare nell’anno in corso nuovi e importanti investimenti.

                       

                      Seppur in un’annata caratterizzata da un andamento climatico particolarmente anomalo, la cooperativa ha registrato oltre 4.500 tonnellate di frutta conferita, confermando così la propria abilità nel valorizzare la produzione dei soci. Il ritardo iniziale di stagione, seguito poi da un’estate senza piogge con temperature ben al di sopra della media, ha influenzato la qualità, ma soprattutto la quantità della merce raccolta. Ciononostante, Sant’Orsola ha realizzato un risultato d’esercizio superiore a 516 mila euro, con un margine operativo lordo di quasi 2,2 milioni di euro. La liquidazione ai produttori parla di un importo complessivo di circa 700 mila euro (4 punti percentuali in più rispetto alle previsioni), che si aggiungono al valore del prodotto conferito.

                       

                      “La buona gestione dei flussi di cassa ci ha permesso di accelerare i termini di pagamento ai soci, passando da liquidazioni bimestrali a versamenti con cadenza mensile. – commenta il presidente della cooperativa, Silvio Bertoldi – La percentuale della quota di acconto corrisposta è inoltre salita al 75%. Il 50% del saldo è già stato anticipato alla fine di dicembre. Si tratta di un’iniezione di fiducia necessaria per le aziende agricole, frutto di un’attenta gestione economico-finanziaria della nostra società”.

                       

                      Piccoli produttori, grandi sapori è il nuovo posizionamento scelto dall’azienda nel corso del 2015, un payoff più che azzeccato, che sottolinea bene la mission di Sant’Orsola. “Siamo una cooperativa di produttori, – rimarca il presidente – pertanto tutto il lavoro del prossimo triennio sarà totalmente incentrato ad aumentare la produzione delle aziende agricole socie, in termini quantitativi e qualitativi”. “Lavorare sulle varietà e sulle tempistiche di produzione, in accordo alle diverse zone individuate e migliorare i sistemi di conservazione della frutta: sono questi gli strumenti che ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo”, gli fa eco il direttore tecnico Matteo Bortolini.

                       

                      Il traguardo posto è ambizioso: assicurare ai clienti la fornitura di frutti di bosco di origine italiana per 365 giorni l’anno. Grazie al prodotto conferito dai propri associati.

                       

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                      A Cirè nascerà il Giardino dei frutti di bosco

                      Sant’Orsola oggi può contare su una struttura organizzativa moderna ed efficiente, suddivisa per aree di competenza. Ed è più che mai proiettata verso il futuro: accanto ai progetti imperniati sulla produzione, il nuovo impegno del gruppo vedrà la realizzazione di uno stabilimento a Cirè (nel comune di Pergine Valsugana), su un’area edificabile di oltre 12 ettari, per un investimento previsto di circa 27 milioni di euro. Sarà una struttura moderna, atta al ricevimento, conservazione, lavorazione e spedizione della frutta conferita dagli associati. La nuova struttura si svilupperà su una superficie di 2,6 ettari; altri 3 ettari circa saranno coperti da serre interamente dedicate alle attività di ricerca e sviluppo. In questo spazio sorgerà anche un “Giardino dei frutti di bosco”: un’area vera e propria di presentazione dell’azienda e dei suoi prodotti, dedicata a visitatori, scuole e consumatori. Un biglietto da visita per la cooperativa e un’opportunità anche per il territorio trentino, che potrà trovare qui un distretto di eccellenza per queste produzioni.

                       

                      L’importante processo di crescita avviato da Sant’Orsola non dimentica infine gli aspetti legati alla sostenibilità, sia in termini ambientali, che economici e sociali. Valori che contraddistinguono la storia del gruppo, a cui viene riconosciuto il merito di aver portato sulle tavole degli italiani un prodotto salubre e di qualità, contribuendo a dare lavoro agli  associati ed elevare economicamente un intero territorio.

                       

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