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                      Macfrut e il ponte Italia-Cina. La fiera si presenta con successo a Pechino

                      Grandi opportunità per le imprese italiane di ortofrutta nell’immenso mercato del gigante d’Oriente, che sarà a Rimini come Paese partner 2017. Già mercato di riferimento del kiwi italiano (il 69% del kiwi europeo in Cina è made in Italy), la Cina si presenta come un potenziale mercato anche per altre specie ortofrutticole, soprattutto con la auspicata caduta delle barriere fitosanitarie che oggi ne impediscono l’export. Quanto a Macfrut, oltre al partner estero novità arrivano anche dalla Regione Basilicata, protagonista per l’Italia: previsti  voli per i top buyer nel Metapontino al termine della fiera

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      macfrut

                      Un momento della conferenza stampa all’ambasciata italiana a Pechino

                      Il mercato cinese apre immense prospettive ai prodotti ortofrutticoli italiani. E Macfrut è il “vettore” di questo percorso commerciale. È questo il messaggio della conferenza stampa internazionale che si è tenuta a Pechino la seconda settimana di gennaio, quando una delegazione di Cesena Fiera è volata nel Far East per presentare ai giornalisti e agli importatori cinesi la nuova edizione della rassegna ortofrutticola che si terrà a RiminiFiera dal 10 al 12 maggio. Nello Spazio Italia dell’Ambasciata Italiana a Pechino in mezzo alla folta platea c’era anche una rappresentanza di imprese italiane (Alegra, Apofruit, Assomela e la Trentina, Ceradini, Jingold, Made in Blu, Oranfrizer).

                       

                      Nel corso della conferenza sono intervenuti Enrico Berti dell’Ambasciata Italiana a Pechino, Amedeo Scarpa direttore dell’Ice a Pechino, Alessandra Ravaioli Cso per il progetto Freshness for Europe, Paolo Lucchi sindaco di Cesena, Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Li Yan del Ministero dell’Agricoltura della Cina, Luca Braia Assessore Regione Basilicata, Jerome Lepaintre consigliere del ministro della Salute e Food per la delegazione Ue in Cina, Ernesto De Martinis Ceo di Coface.

                       

                      L’edizione 2017 di Macfrut vedrà protagonista la Cina come Paese partner, già oggi mercato di riferimento del kiwi italiano. L’Italia, primo produttore in Europa di kiwi con 500 mila tonnellate, ha visto crescere l’export del proprio prodotto nel gigante d’Oriente di ben sette volte negli ultimi cinque anni, tanto che il 69% del kiwi europeo in Cina è made in Italy. Nell’ultimo triennio (2013-2015) oltre 13mila tonnellate di kiwi italiano hanno fatto tappa in Cina, con una tendenza all’aumento (elaborazione Cso Italy su dati Eurosat). A riprova delle potenzialità di questo mercato basti ricordare che nel 2015 Nuova Zelanda e Cile hanno esportato oltre 47 mila tonnellate di kiwi.

                       

                      La Cina, con tassi di crescita del PIL e consumi inimmaginabili per il nostro Paese, si presenta come un potenziale mercato anche per altre specie ortofrutticole, soprattutto con la auspicata caduta delle barriere fitosanitarie che oggi ne impediscono l’export. Qualcosa si sta muovendo e dal 2016 si è aperto il mercato delle arance italiane e a breve è attesa l’apertura su mele e pere.

                       

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                      Al centro Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, insieme al gruppo che ha presentato la fiera in Cina

                      E che se sia un mercato dalle ampie potenzialità lo evidenzia un dato: circa il 20% della popolazione cinese (in totale è di circa 1 miliardo e 400 milioni di abitanti) ha raggiunto uno status di benessere che lo porta alla ricerca di prodotti di qualità e d’importazione. Non solo: prodotti strettamente legati al territorio d’origine e dalla forte identità di cui il made in Italy riveste un richiamo unico nel mondo, sia per i prodotti enogastronomici in generale (per fare un esempio, l’export di vino in Cina è cresciuto +28%), sia per l’ortofrutta. Da qui il ruolo strategico della Cina che alla 34esima edizione di Macfrut vedrà la presenza dei principali importatori del grande Stato Asiatico, interessati anche sul fronte delle tecnologie di cui il nostro Paese è leader mondiale.

                       

                      E sempre a proposito di novità, Macfrut si chiude con un evento unico nel panorama fieristico internazionale. La proposta arriva dalla Regione Basilicata – partner della edizione 2017 – con la possibilità ai top buyers di visitare, al termine della fiera, le zone produttive del Metapontino con voli privati dall’aeroporto di Rimini alla aviosuperficie di Pisticci. Un breve tour per toccare con mano alcune tra le più dinamiche realtà del mondo ortofrutticolo, e visitare Matera, capitale Europea della Cultura 2019.

                       

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