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                      Coop alleanza 3.0 entra nel capitale di Eataly, valutata 950 milioni di euro

                      Arriva-Eataly-Net
                      Il gruppo fondato da Oscar Farinetti nei giorni scorsi ha tenuto l’asseblea della società e ha deliberato l’ingresso, secondo quanto fa sapere l’agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, nella compagine sociale di Coop Alleanza 3.0, la cooperativa nata dalla fusione fra Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest. La società è valutata 950 milioni di euro (contro i 600 del 2014)

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      EatalyCoop Alleanza 3.0 avrà una quota dell’1,3 per cento. L’ingresso nel capitale avverrà attraverso un aumento di capitale riservato realizzato con il conferimento in Eataly dell’8% detenuto dalla cooperativa in Eataly Distribuzione, a sua volta controllata al 60% dalla stessa Eataly. L’operazione consente a Coop Alleanza di risalire nella catena di controllo del gruppo attivo nelle eccellenze alimentari italiane pur conservando una quota del 5,3% anche in Eataly Distribuzione. Interessante anche guardare ai valori a cui avviene l’operazione. L’8% di Eataly Distribuzione è stato valutato 10 milioni di euro e ha consentito alla Coop di ottenere l’1,3% di Eataly portando a una valutazione del gruppo alimentare di 770 milioni di euro, circa.

                       

                      La stessa assemblea, tuttavia, dopo aver deliberato l’ingresso di Alleanza Coop, ha deciso di aumentare il capitale sociale mediante l’utilizzo di riserve. Ne consegue che Eataly viene ormai valorizzata circa un miliardo di euro, 950 milioni di euro per la precisione. Nel 2014, Tamburi, attraverso Clubitaly, aveva acquistato il 20% per 120 milioni per una valorizzazione complessiva di 600 milioni. In poco più di due anni, la valutazione del gruppo di Oscar Farinetti, che da poco è entrato anche nel business degli Autogrill, è quindi salita di circa un terzo. Eatinvest, la holding della famiglia Farinetti, in cui sono presenti anche altri soci minori, rimane saldamente al controllo, pur passando dal 58,7% al 57,9%.

                       

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