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                      Coop Italia e Centrale Adriatica, l’Antitrust indaga per violazione dell’art. 62

                      Coop
                      Dopo il caso di Eurospin dello scorso dicembre (l’istruttoria è ancora in corso), anche Coop Italia e Centrale Adriatica, che è la maggiore delle centrali di acquisto del sistema Coop, finiscono nel mirino dell’Antitrust, a seguito di una segnalazione arrivata da un fornitore di prodotti ortofrutticoli. L’Antitrust indagherà se le due società consortili abbiano violato l’art. 62, abusando quindi del loro “potere” commerciale nei confronti dei fornitori

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      CoopSeiTuNella nota di AGCOM diffusa il 24 giugno dal titolo “Abuso di potere commerciale nel mercato agroalimentare, istruttoria e ispezioni per due società delle Coop”, si spiega che, su segnalazione di un fornitore di prodotti ortofrutticoli freschi, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Coop Italia e Centrale Adriatica, in materia di relazioni commerciali tra operatori della filiera agro-alimentare.

                       

                      Il procedimento è teso a verificare se le due società consortili del sistema Coop, leader sul mercato della grande distribuzione organizzata in Italia, abbiano posto in essere una violazione dell’art. 62 del D.L. 1/2012, cosiddetto Decreto liberalizzazioni, e delle disposizioni del relativo Decreto di attuazione. Queste norme, in forza delle quali è stata attribuita all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato una nuova competenza, vietano al contraente più forte, in presenza di uno squilibrio di potere commerciale tra le parti che hanno un rapporto di fornitura di prodotti agroalimentari, di imporre alla controparte negoziale condizioni non eque.

                       

                      Nella comunicazione di avvio dell’istruttoria, si contesta in particolare ai due operatori di avere abusato della propria posizione di forza commerciale per imporre al fornitore, parte debole del contratto, una serie di sconti e contributi economici eccessivamente onerosi: questi non risultano proporzionati al rapporto in atto tra le parti e incidono pesantemente sul prezzo di listino concordato. Secondo l’Antitrust, inoltre, le società Coop hanno posto in essere ulteriori condotte contrarie ai principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni con riferimento ai beni forniti.

                       

                      I funzionari dell’Agcm, coadiuvati dai militari del Nucleo speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, hanno condotto accertamenti ispettivi presso le sedi di Coop Italia e Centrale Adriatica. L’istruttoria si concluderà a metà del prossimo mese di ottobre.