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                      Crimson Snow: 600 ettari entro il 2020. Cresce la mela rossa che dura 12 mesi

                      Durante la seconda giornata di Fruit Logistica le cinque storiche realtà che producono la mela a buccia rossa (gli italiani Rivoira, Sanifrutta e Fratelli Clementi, gli svizzeri di Iseppi Frutta e i serbi di Verda Vivo Agrounija) sviluppata da Kiku Variety Management hanno salutato ufficialmente i nuovi soci altoatesini di Bio Meran, entrati nel club dopo l’accordo siglato lo scorso anno sempre a Berlino. Nel corso del meeting si è parlato dello sviluppo della varietà e dei mercati di sbocco. La produzione quest’anno ha raggiunto le 4.500 tonnellate, e per il 2018 si parla già di 7.500 tonnellate. Per le sue caratteristiche organolettiche e l’elevata shelf life, Crimson Snow si presta perfettamente ad essere esportata nelle lunghe distanze: il prossimo passo sarà infatti l’approdo nei mercati del Far e Middle East

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      I produttori italiani, serbi e svizzeri di Crimson Snow al global meeting a Fruit Logistica

                      Ha buccia rosso porpora brillante, polpa bianca, è croccante e succosa. Il frutto ha un giusto equilibrio fra dolcezza e acidità, con una nota esotica che lo rende unico al palato. Ed è perfettamente stoccabile: infatti ha una conservabilitá che si prolunga per quasi 12 mesi. Stiamo parlando di Crimson Snow, la mela club originaria dell’Australia e prodotta oggi fra Italia, Svizzera e Serbia, messa a punto da Kiku, società che si occupa di variety management a livello mondiale, licenziataria del marchio. Durante la seconda giornata di Fruit Logistica si è tenuto il global meeting dei produttori che fanno parte del club, riunitisi a Berlino per accogliere ufficialmente un nuovo, importante socio.

                       

                      “Abbiamo dato il benvenuto ai produttori biodinamici della cooperativa altoatesina Bio Meran, con i quali era stato siglato l’accordo di ingresso nel club esattamente un anno fa, sempre a Berlino esordisce Jürgen Braun, general manager di Kiku – che con le loro tecniche di coltivazione offrono un prodotto molto interessante. Insieme si è discusso di vari progetti, che andremo ad affrontare con lo spirito di squadra che da sempre ci contraddistingue”.

                       

                      In Italia entro il 2020 la produzione di Crimson Snow sarà di 20 mila tons., destinate a crescere

                      Lo sviluppo della varietà Crimson Snow è un progetto a cui Kiku sta lavorando da 15 anni. “Siamo partiti con tre partner storici: Rivoira e Sanifrutta in Piemonte, Fratelli Clementi in Alto Adige e nei dintorni di Venezia. Tre aziende italiane di eccellenza con un masterplan di 150 ettari ognuna. Oggi siamo in crescita costante”, continua Braun. Oltre ai tre partner storici e ai neo soci di Bio Meran, il club conta al suo interno altre due realtà leader della melicoltura europea: la svizzera Iseppi Frutta e l’azienda serba Verda Vivo Agrounija, partner strategico, quest’ultimo, per il libero accesso verso la Russia.

                       

                      Attualmente la superficie totale destinata a Crimson Snow è di 300 ettari, ma l’obiettivo è di raddoppiare a 600 entro il 2020 (di cui 450 solo in Italia). Anche i volumi crescono con numeri importanti: “La produzione di quest’anno ha raggiunto le 4.500 tonnellate, e per il 2018 parliamo già di 7.500 tonnellate”, sottolinea il general manager di Kiku. Fra tre anni, quando tutti gli ettari saranno a dimora (anche se non tutti in pena produzione), si stima una produzione italiana di 20 mila tonnellate.

                       

                      Jack & Fabry, i giovani campioni del mondo di sci paralimpico testimonial di Crimson Snow

                      Questa mela, una volta presente nel punto vendita, si comporta come poche altre, infatti mantiene le sue caratteristiche eccezionali per lungo tempo. Questo ne fa un prodotto perfetto per la grande distribuzione, anche perché il frutto non ammacca ed è molto facile nella manutenzione. Ma soprattutto, una mela deve essere buona da mangiare: “Crimson Snow in questo è eccellente”.

                       

                      La “consumer acceptance” è molto elevata: i consumatori amano il colore rosso brillante della buccia (crimson in inglese significa “porpora”), la polpa chiara (ecco il motivo di “snow”), e il gusto esotico. “Questo è un aspetto a cui la Gdo presta molta attenzione – sottolinea Braun – Un altro fattore fondamentale per convincere i buyer è la provenienza. Per le sue caratteristiche di lunga conservazione, Crimson Snow è perfetta per vendite nella seconda parte della stagione, quando ormai tutte le altre varietà rosse sono vendute oppure immangiabili. Questo ci permette di avere una mela italiana anche durante il periodo estivo, senza essere dipendenti dal prodotto dell’emisfero Sud”.

                       

                      Lorenzo Gioia, produttore con l’hobby del motocross

                      Il mercato di riferimento della mela club attualmente è quello italiano ed europeo, ma per le sue caratteristiche organolettiche e l’elevata shelf life Crimson Snow si presta benissimo ad essere esportata nelle lunghe distanze. Il prossimo passo sarà l’approdo nei mercati del Far e Middle East. “Attualmente su queste aree stiamo spedendo piccoli quantitativi di prodotto per delle campionature, ma contiamo di iniziare presto la commercializzazione”, conclude Braun. Per quanto riguarda lo sviluppo delle superfici coltivate, Crimson Snow è in fase di test presso alcuni partner negli Stati Uniti, in Cile, In Sudafrica e in Nuova Zelanda, mentre in Australia sono già a dimora una dozzina di ettari.

                       

                      Elevata shelf life, alto gradimento da parte del consumatore, sostenibilità e provenienza locale: sono solo alcuni dei plus valori di Crismon Snow, che ama parlare ai consumatori anche attraverso lo storytelling sui social network. #HappyGrower è l’hashtag che accompagna le storie di ogni produttore sulle pagine Facebook e Instagram della mela club: ogni agricoltore presta il proprio volto a queste storie, rivelando quella che è la propria vita anche fuori dai campi. È il caso ad esempio del giovane imprenditore agricolo Lorenzo Gioia, produttore di Bolzano con la passione per il motocross.

                       

                      E a proposito di sport, la mela club è sponsor dei campioni di sci trentini Giacomo Bertagnolli e Fabizio Casal, giovanissimi atleti (ipovedente il primo e guida il secondo) che di recente hanno conquistato la medaglia d’oro ai Campionati del mondo di sci paralimpico di Tarvisio.

                       

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