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                      Danese Group, con l’hydrocooling e la sanificazione aumenta la shelf life

                      Ciliegie
                      L’azienda di San Giovanni Ilarione (Vr), con una esperienza trentennale in refrigerazione e depurazione delle acque, ha sviluppato un sistema altamente personalizzabile che combina l’hydrocooling con il trattamento e la filtrazione dell’acqua addizionata di ozono per aumentare in modo sostanziale la conservabilità di prodotti come ciliegie, uva, broccoli, carote e peperoncino. Ottimi i risultati conseguiti dalla unità installata presso la Alponfrutta, anche in termini di risparmio energetico. Ora le commesse vanno dal Trentino alla Calabria fino all’estero mentre continuano i test su altre tipologie di frutta e ortaggi. Sui benefici dell’ozono aumentano i riscontri scientifici

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Ciliegie-hydrocoolingLa grande distribuzione italiana e ancor più quella europea richiedono sempre meno residui chimici sui prodotti ortofrutticoli. Non è una novità: è lo stesso consumatore finale che ha messo tra le sue priorità la sicurezza alimentare. Un’esigenza che a volte si scontra con un’altra richiesta della distribuzione, quella di aumentare la shelf life, cioè la vita sullo scaffale dei prodotti. La Danese Group di Verona ha sviluppato un sistema che permette di rispondere a queste ed altre esigenze mettendo a frutto la lunga esperienza nella refrigerazione e nel trattamento acque: Danese Hydrocooling Systems (DHS) consente di allungare considerevolmente la vita dei prodotti, ritardandone il deterioramento, migliorandone la salubrità, la freschezza, le caratteristiche organolettiche, in una parola la qualità nel tempo.

                       

                      Il sistema è altamente personalizzabile a seconda delle necessità: sono in produzione ad esempio anche delle unità di dimensioni contenute e trasportabili, per essere così agevolmente poste sul punto di raccolta per trattare subito il prodotto con il massimo beneficio in termini di shelf life e salubrità. Come è possibile? “Grazie a un sistema che, attraverso acqua refrigerata opportunamente filtrata e trattata con sistemi di depurazione a ozono di ultima generazione, abbatte rapidamente la temperatura del prodotto, effettuando contemporaneamente un lavaggio dello stesso eliminando batteri, virus, muffe e buona parte dei contaminanti chimici come i residui dei pesticidi”, ci riferiscono Matteo e Riccardo Danese con Claudio Lovato, rispettivamente titolari e commerciale di Danese Group.

                       

                      Broccoli Green“Il sistema che abbiamo sviluppato – spiegano – garantisce inoltre un notevole risparmio dei costi energetici nel processo di conservazione del prodotto grazie al veloce ed efficiente abbattimento della temperatura: fino a 15 volte più veloce rispetto alle soluzioni con sistemi tradizionali in cella, oltre che meno dispendio d’acqua, grazie al processo di depurazione e filtrazione che ne permettono il riciclo”. Non si tratta quindi della solita “doccia fredda”, già sul mercato da diversi anni, ma di un sistema di hydrocooling evoluto che ha il vantaggio non solo di raffreddare il prodotto ma anche di sanificarlo.

                       

                      “Riusciamo a stoccare le ciliegie in cella anche per 45 giorni, senza problemi di residui sulla superficie, con un prodotto più sano ed un sensibile risparmio energetico”, ci conferma Mirko Burato della Alponfrutta di Montecchia (Vr), azienda da 8-10 mila quintali di ciliegie per il mercato fresco che ha installato la prima di queste unità nel 2016. Un investimento che ha permesso, assieme alla nuova calibratrice della Ser.Mac, di elevare notevolmente la qualità del prodotto offerto, a beneficio di clienti e consumatori finali. Una unità di hydrocooling per ciliegie sarà presto consegnata anche alla Terre Sabine di Montelibretti (Roma), altre sono in consegna, anche all’estero.

                       

                      I riscontro sono molto positivi anche per altre tipologie di frutta e ortaggi, come broccoli, carote e peperoncino. Test sono in corso anche su altre specie come i meloni. Che l’ozono abbia effetti benefici sul peperoncino, soprattutto in termini di conservazione, lo ha riscontrato anche uno studio condotto dall’Università di Greenwich pubblicato sul sito Postharvest.biz. Per tutte le varietà testate dagli studiosi inglesi l’esposizione continua all’ozono favorisce una riduzione del contenuto microbico e della perdita di peso dovuta a disidratazione con conseguente miglioramento della consistenza e riduzione dell’avvizzimento dei frutti. E proprio la Lombardo di Reggio Calabria, specializzata nel peperoncino, ha ricevuto recentemente un’unità DHS dalla Danese Group.

                       

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