Dalla Redazione
Frutta fresca più a lungo? È una questione di “mimetismo”. Lo dimostra una nuova invenzione made in California, un packaging intelligente per frutta e verdura in grado di “ingannare” i microrganismi degradativi che provocano la marcescenza dei prodotti, mimetizzando – letteralmente – il cibo. Si chiama Edipeel ed è una pellicola edibile nata dal recupero di scarti vegetali che è in grado di allungare significativamente la shelf life dei prodotti ortofrutticoli: si parla di una vita di scaffale fino a cinque volte più lunga.
Il progetto nasce da un’idea di Apeel Sciences, giovane e dinamica start up con sede a Santa Barbara. La pellicola messa a punto dai ricercatori è una sorta di barriera invisibile, insapore, commestibile e durevole, con cui ricoprire i prodotti ortofrutticoli al fine di prolungarne la freschezza e la conservabilità. Come racconta, in un articolo ripreso dal Sole 24 Ore, il fondatore James Rogers, laureato in Scienza dei Materiali e Ingegneria, nonché in Ingegneria Biomedica, la pellicola è realizzata partendo da scarti vegetali e sottoprodotti derivanti dalla catena dell’agricoltura biologica e solitamente gettati, come foglie o gambi eliminati dopo la raccolta. Da questi Apeel Sciences estrae dei microelementi che, combinati fra di loro, danno vita a dei composti naturali che fungono da veri e propri ‘camouflage’ molecolari, che rendono cioè irriconoscibili gli alimenti, e quindi non più di interesse per gli “aggressori” come funghi, muffe, batteri e insetti.
Si tratta, in pratica, di una barriera di protezione da applicare sui frutti in post-raccolta, mediante spray, immersione o spennellatura, a seconda dei metodi di produzione industriale, ed esiste in formulazioni diverse per i diversi vegetali da trattare. La pellicola controlla anche l’ossidazione e la dispersione di acqua e gas, rallentando così sia la decomposizione sia la perdita di sapore e mantenendo frutta e ortaggi perfettamente integri.
“Il nostro prodotto di protezione post-raccolta Edipeel – proseguono dall’azienda – è stato testato con successo con prove sul campo. Dal 2017 verrà utilizzato da coltivatori e produttori selezionati prima di aprire definitivamente il mercato”.
La start up californiana sta studiando anche un secondo prodotto da utilizzare prima della raccolta, Invisipeel, che funziona sullo stesso principio ‘ingannatore’ per i microrganismi, in modo che questi non attacchino le coltivazioni. Ugualmente è realizzato partendo da scarti delle colture biologiche e ha lo scopo di evitare l’uso di pesticidi in agricoltura.
Anche questa pellicola è basata sull’idea che batteri, funghi e insetti identificano le sorgenti di cibo attraverso il riconoscimento di specifiche molecole prodotte dalla superficie di frutta e verdura. Invisipeel opera dunque sulle superfici con uno strato ultra sottile di molecole chimicamente contrastanti, rendendo gli alimenti irriconoscibili ai parassiti. “Applicando uno strato microsottile di pellicola sulle piante, le colture si mimetizzano contro questi agenti biotici, fornendo protezione alle colture alimentari senza bisogno di pesticidi tradizionali”, spiegano i giovani ricercatori.
Invisipeel al momento è ancora in fase di ricerca e sviluppo e sarà disponibile dopo le dovute prove sul campo e l’approvazione di Usda (il Dipartimento dell’agricoltura) e Fda (Food and Drug Administration). Si tratta solo di un primo passo, la strada per commercializzare entrambi i prodotti su larga scala è ancora lunga e i costi di produzione ancora troppo elevati. Ma la start up è fiduciosa sul successo dei due ritrovati, anche perché ha appena ricevuto un investimento di 33 milioni di dollari da un gruppo di partner e fondi per proseguire nel lavoro.
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