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                      EuroShop: il futuro del punto vendita si svela a Düsseldorf

                      EuroShop
                      Isole per la frutta, meglio se refrigerate, murali refrigerati e nebulizzati per gli ortaggi, banchi murali chiusi per la quarta e quinta gamma. Sistemi di illuminazione che valorizzano il prodotto. Panelli che trasmettono immagini e messaggi promozionali sopra le isole, sopra i murali o addirittura dentro alle porte dei banchi frigo chiusi.  Esposizioni capaci di emozionare il consumatore e stimolare l’acquisto di impulso

                      di Eugenio Felice

                      EuroShop2014

                      (Copyright sulla foto: Fm)

                      Ci troviamo a Düsseldorf, alla più importante fiera internazionale per i retailers, l’EuroShop, a cadenza triennale. Tutto quello che può interessare alla catena distributiva si trova qui, con tutte le ultime soluzioni in fatto di carrelli (quelli della spesa, non i muletti), sistemi di pagamento, casse (tradizionali e automatiche), arredamento, illuminazione, condizionamento, bilance, visual, ecc. Una manna praticamente per chi vuole carpire quali sono le ultime tendenze nel retail e cosa ci aspetta nel breve termine. Prima di entrare nel vivo del reparto ortofrutta una breve e doverosa valutazione sul polo fieristico di Düsseldorf: ottimi i collegamenti, sia come voli che come trasporto pubblico che come taxi, ottima la struttura fieristica, un anello che assomilia a quello di Berlino ma meno esteso. E un plus non da poco che speriamo Messe Berlin faccia presto suo: col biglietto di ingresso si può viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, evitando così le kilometriche code alle casse automatiche della metro. Qualche numero sulla fiera: poco più di 2 mila espositori provenienti da 50 Paesi, 110 mila metri quadrati di superficie espositiva e 110 mila visitatori professionali attesi (quasi il doppio di Fruit Logistica per fare un paragone).

                      Carrier

                      Lo stand Carrier all’EuroShop 2014 (Copyright: Fm)

                      Il reparto ortofrutta. Abbiamo fatto un giro completo della fiera, abbiamo parlato con diversi espositori, ne usciamo con le idee chiare: per vendere un prodotto non basta solo che il prodotto sia bello, buono, salutare ecc. ecc., bisogna anche che l’esposizione sia all’altezza, che sia capace di entusiasmare e catturare l’attenzione del consumatore, stimolando l’acquisto di impulso. Parliamo di design in senso esteso insomma, che comprende sia aspetti apparentemente marginali come l’illuminazione – quante aziende hanno esposto frutta e ortaggi all’EuroShop facendo vedere le differenze nell’impatto visivo cambiando semplicemente i gradi kelvin, cioè la temperatura della luce – che aspetti più tecnologici come gli schermi che trasmettono immagini posti sopra alle isole o ai murali refrigerati o addirittura dentro alle porte dei banchi frigo (fantastici, di grandissimo impatto), che infine, il layout stesso del reparto.

                      Natural Misting

                      L’esposizione degli ortaggi nebulizzati allo stand Natural Misting all’EuroShop 2014 (Copyright: Fm)

                      La refrigerazione e la nebulizzazione: il vero cambiamento. Lo avevamo già scritto recentemente e qui ne abbiamo avuto la conferma. In Italia stiamo vivendo la storia, un’esposizione nella maggior parte dei casi triste e vecchia. Di quanto? 20 anni? 30? Entro pochi anni i reparti ortofrutta dei punti vendita saranno rivoluzionati, soprattutto in nome dell’efficienza. I primi a muoversi in questa direzione – alcune catene si stanno già muovendo – saranno quelli a trarre i maggiori benefici e un vantaggio competitivo sugli altri. Il segnale che viene da Düsseldorf è chiaro: isole refrigerate per la frutta, murali refrigerati e nebulizzati per gli ortaggi, banchi murali refrigerati chiusi per la quarta e quinta gamma. È bastato visitare lo stand dell’azienda Natural Misting, che vende in esclusiva per l’Italia i prodotti della statunitense Miatech, forse l’unica azienda italiana che ha esposto sia a Fruit Logistica che all’EuroShop, per capire le differenze tra vecchio e nuovo sistema: erano esposti ortaggi nebulizzati da una parte e gli stessi ortaggi non nebulizzati dall’altra parte. Quelli non nebulizzati perdono rapidamente brillantezza, croccantezza e soprattutto peso. A fine giornata con la nebulizzazione (e la refrigerazione) si butta meno prodotto, molto meno. Per saperne di più potete leggere l’articolo dedicato alla nebulizzazione pubblicato sull’edizione di gennaio di Fm.

                      Luci

                      Glie effetti della luce con differenti gradi kelvin (Copyright: Fm)

                      E in fiera è stato tutto un susseguirsi di sistemi di nebulizzazione e banchi refrigerati. Attenzione però perché i sistemi di nebulizzazione non sono tutti uguali: i sistemi a bassa pressione come quello proposto dalla Natural Misting presentano molti vantaggi rispetto a quelli a ultrasuoni (tipo aerosol), più scenografici ma meno efficaci (non reintegrano l’umidità) e più costosi. Su questo tema dedicheremo comunque un approfondimento a parte. Tornando ad aspetti meno tecnici e al layout del punto vendita, l’esposizione che descriviamo è anche quella indicata da un colosso del settore, la Carrier, che in fiera si è presentata forse con lo stand più grande in assoluto e la riproduzione di un reparto ortofrutta con tanto di carrelli e porte automatiche per accedervi. La cosa che ci è apparsa più strana alla fine del nostro giro in fiera? Non vedere tra gli espositori le aziende specializzate nel noleggio e nella gestione delle cassette riutilizzabili, i cosiddetti pooler. La cosa che ci ha sorpreso di più? Vedere tanta frutta, in buona parte italiana!