Il colosso italiano del discount guidato da Romano Mion ha realizzato ricavi consolidati per 4,7 miliardi, in crescita del +6,7% sul 2015. Registra un Ebitda di 307 milioni (+6,9%) e un utile netto di 184 milioni (contro i 169 milioni dell’esercizio precedente). Il punto vendita medio ha realizzato ricavi per 4,34 milioni, contro una media nazionale di 2,56 milioni, comprendendo la stessa rete Eurospin

Dalla Redazione

La crescita del gigante italiano dei discount non ha freni: rallenta il ritmo delle aperture ma, in controtendenza, accelera sulle vendite medie per punto vendita. Stiamo parlando di Eurospin, il gruppo distributivo guidato da Romano Mion, che nel 2016, come riporta un articolo di Emanuele Scarci sul blog del Sole 24 Ore, ha realizzato ricavi consolidati per 4,7 miliardi di euro, in crescita del 6,7% sull’esercizio precedente. Cresce anche l’Ebitda, che si attesta a 307 milioni (+6,9%), mentre l’utile netto è di 184 milioni (erano 169 nel 2015).

Il discount medio cresce più della media del mercato. Nel 2016 il punto vendita Eurospin tipo ha realizzato ricavi per 4,34 milioni, contro i 4,19 del 2015 e i 4,11 del 2014. Questo a fronte di una media nazionale di 2,56 milioni, comprendendo la stessa rete Eurospin.
La società guidata da Romano Mion, continua il Sole 24 Ore, dispone inoltre di una grande liquidità: in cassa il gruppo ha 514 milioni, con una posizione finanziaria netta positiva per 305 milioni.
I debiti verso banche sono a fronte dell’acquisto di immobili commerciali: nel bilancio consolidati 2016 vanta immobili e terreni per 997 milioni che sfiorano largamente il miliardo con impianti e attrezzature.

Il gruppo veronese ad oggi si articola in cinque società operative: Tirrenica, Lazio, Puglia, Sicilia ed Eurospin Eko Slovenia. La rete commerciale si estende tra Italia e Slovenia (con uno sguardo futuro verso l’Europa e gli Usa) con circa 7mila addetti. Eurospin ha inoltre quattro soci con quote del 25%: Dettaglianti alimentari organizzati, Shop, Vega e Migross.

Qual è il segreto di Eurospin? L’azienda low cost, sottolinea il Sole 24 Ore, punta su un assortimento contenuto di prodotti, a prezzi molto convenienti. Le sue strutture sono “spartane”, e localizzate nei piccoli e medi comuni (per esempio a Milano c’è solo un punto vendita). Una filosofia per alcuni versi diversa dal soft discount della tedesca Lidl, suo principale concorrente, che sembra un supermercato, offre diversi brand e cura molto la panetteria. Ma che conferma – dati alla mano – come il gruppo guidato da Mion sia un indubbio successo imprenditoriale, tutto italiano.

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