Dalla Redazione
OP Valli Trentine è venuta meno il 18 dicembre. Senza grandi clamori, il suo destino era già segnato. Il direttore Armando Paoli si è dimesso a novembre ed è sotto indagine (leggi la news) mentre il presidente Mauro Coser, colui che aveva voluto con forza il divorzio dal consorzio La Trentina e la nascita del terzo polo delle mele trentine, dovrebbe lasciare l’incarico a marzo, secondo quanto riporta il quotidiano locale L’Adige. Dello scorso luglio la notizia dell’ingresso della cooperativa di Aldeno nell’orbita del colosso cesenate Apofruit (leggi la news), interessato soprattutto alla produzione di mele biologiche che andranno vendute attraverso Canova, titolare del marchio Almaverde Bio.
Rimarranno quindi, almeno per ora, i quattro poli delle mele trentine, con un grande attore, Melinda, e tre realtà minori costituite da La Trentina, SFT e Mezzacorona, di cui queste ultime legate a doppio filo con l’Emilia-Romagna, aderendo la prima ad Apofruit e la seconda ad Apo Conerpo. Dopo il disastroso divorzio da La Trentina, ora i 430 soci della SFT possono guardare fiduciosi all’accordo con Apofruit, che ha dato il nuovo direttore facente funzioni, il romagnolo Enrico Zignani, e che riguarderà l’interna commercializzazione: dal primo gennaio 2016 le mele convenzionali saranno infatti vendute da Apofruit, mentre di quelle biologiche si occuperà appunto Canova.
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