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                      Fruitimprese ER: danni limitati alle drupacee per il maltempo. Peggio per il kiwi

                      Pesche
                      Il presidente di Fruitimprese Emilia Romagna Giancarlo Minguzzi sottolinea che, sebbene sia ancora presto per una previsione attendibile, le produzioni estive della regione sono state risparmiate dall’ondata di maltempo che dopo pasqua si è riversata sull’Italia. Diversa la situazione per il kiwi, che risulta più colpito in tutte le aree produttive, ma in misura forse minore in Emilia Romagna. La produzione di pere è invece in linea con il 2016

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Albicocche, pesche e susine sono state risparmiate dai danni del maltempo in Emilia Romagna

                      Le turbolenze meteorologiche delle ultime settimane, in particolare dopo Pasqua, hanno causato forti preoccupazioni nel mondo frutticolo dell’Emilia Romagna, tra gelate, grandinate e bruschi abbassamenti della temperatura. Fruitimprese Emilia Romagna – l’associazione che riunisce le grandi imprese private commerciali dell’ortofrutta della regione per un fatturato globale di 900 milioni di euro/anno e il 60% di export – fa sapere che, da un monitoraggio svolto a livello europeo, non sono stati segnalati particolari danni per le produzioni di pesche e nettarine, susine e albicocche.

                       

                      “In Spagna e nel Sud Italia si prevedono quantità nella media, in linea col 2015, l’ultimo anno di produzioni normali”, sottolinea il presidente Giancarlo Minguzzi, alla guida anche della OP Minguzzi di Alfonsine di Ravenna. “Nel Nord Italia – continua – si registra solo qualche danno alle drupacee derivanti da grandinate importanti in Emilia Romagna e gelate in Piemonte”.

                       

                      Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese ER

                      Diversamente il kiwi registra già danni importanti a livello vegetativo, sia nel Lazio che anche in Piemonte, Veneto e in misura minore in Emilia Romagna: quindi è prevedibile che ne risentirà la produzione.

                       

                      Per le mele si stanno facendo valutazioni sui danni in Trentino Alto-Adige, in particolare nella tipica zona della Melinda, ma anche in Piemonte si prevedono perdite importanti. La Polonia, il maggior produttore di mele europeo, registra fin d’ora danni importanti ai frutteti a causa delle gelate; queste hanno creato problemi anche alle produzioni di mele nella zona del lago di Costanza.

                       

                      La produzione delle pere, invece, nelle zone tipiche del Nord Italia si presenta normale.

                       

                      “È in ogni caso ancora troppo presto per fare previsioni attendibili. – conclude Minguzzi – Al recente incontro di EuroPeche a Perpignano i tre principali Paesi europei produttori di drupacee (Spagna, Italia e Grecia) hanno dato forfait e solo la Francia ha fatto sapere che inizierà con un lieve anticipo la campagna di raccolta di pesche/nettarine. I volumi attesi per quest’anno sono in lieve crescita (+4%), ma pare un aumento fisiologico che va parzialmente a compensare la scarsità del raccolto 2016”.

                       

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