Dalla Redazione
Un conto da gioielleria: è la disavventura che è toccata in Valle d’Aosta a una turista svizzera, che i giorni scorsi – come racconta un articolo su La Stampa – tornando a casa, si è fermata a Gignod attirata dalle prelibatezze di un ambulante. Ha preso due chilogrammi di ciliegie per 44 euro appunto, due chili di aglio a 15 euro, 2,5 di cipolle a 23 euro, una testa di insalata a ben 8 euro, 2 chili di melone a 16 euro e 34 euro di anguria. Conto totale 144 euro, e senza regolare scontrino.
Quando ha visto il conto la donna è sbiancata, ha chiesto spiegazioni e la ricevuta fiscale, ma senza successo. Ha ottenuto solo la ricevuta della bilancia, con il peso indicato. La donna si è quindi rivolta alla Guardia di Finanza. I militari, oltre alla mancanza dello scontrino, hanno appurato che il registratore di cassa non funzionava, quindi non era mai stato usato per battere scontrini anche se all’interno c’erano 550 euro. L’uomo è stato multato e segnalato all’Agenzia delle Entrate.