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                      GDO, nel Nordest un 2014 con cali simili a quelli del meridione

                      Le vendite nella grande distribuzione stanno facendo fatica in tutto il Paese. Il Nordest, area geografica solitamente al riparo dalle grandi fluttuazioni, appannaggio di catene distributive molto concentrate nella vendita di prossimità con i format supermercati e superstore, quindi quelli ancora performanti, sta vivendo un periodo di preoccupante rallentamento dei consumi

                      Nei numeri percentuali si parla di decrementi pari a quelli registrati nel pari periodo nell’area 4: -2,2% negli ultimi dodici mesi. Da inizio anno l’area composta da Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, con un calo del fatturato dello 0,96% rispetto allo stesso periodo del 2013, è la seconda più in difficoltà dopo il Sud (-2,17%), con picchi molto preoccupanti come quello registrato nella settimana dal 3 al 9 marzo (-5,95%); inoltre la difficoltà delle famiglie è certificata dal calo dello scontrino medio che, negli ultimi dodici mesi, è sceso del 2,2% (da 32,32 euro a 31,62 euro), un valore esattamente in linea con quanto avvenuto nel Meridione.

                      Da un’analisi più dettagliata emergono altre similitudini. Anche nel Nordest, le scelte di consumo sono dettate soprattutto dal prezzo: si registra infatti il deciso progresso dei discount (+4,6% lo scontrino medio, passato da 20,09 euro a 21,01 euro), a cui fa da contrappeso il crollo degli ipermercati (-7,3%, da 51,01 euro a 47,27 euro). Riescono invece a limitare le perdite i supermercati (-1,1%, da 30,93 euro a 30,58 euro) e il libero servizio (-1,3% da 17,71 euro a 17,48 euro). Nonostante le dinamiche siano dunque pericolosamente simili, resta comunque una grande differenza fra Nordest e Sud, dove la crisi non è certo iniziata sei anni fa: lo scontrino medio della prima area è del 50% superiore a quello della seconda.

                      Fonte: GDOnews