di Carlotta Benini
Crescono le performance del reparto ortofrutta di Conad e cresce al suo interno anche l’offerta private label, con un’importante novità: il debutto di una linea di frutta e ortaggi biologici a MDD. Questa rientra nel marchio ombrello Verso Natura, la nuova linea lanciata a settembre scorso (leggi qui) che ad oggi conta circa 240 referenze, che vanno dai prodotti equosolidali a quelli vegani, con un focus particolare sul biologico. “Parliamo di circa 150 referenze bio a fine anno, di cui una cinquantina sono prodotti ortofrutticoli – esordisce Gianmarco Guernelli, responsabile acquisti ortofrutta di Conad – E ora contiamo di implementare ulteriormente la gamma, per avere un’offerta sempre più completa e diversificata”.
Quanto vale l’ortofrutta sulle vendite totali di Conad?
Ha un’incidenza di più del 10% sul giro d’affari del sistema.
Come sta andando il prodotto invernale?
Molto critica la situazione produttiva, molto bene le vendite. Se parliamo dell’ultimo periodo, sicuramente gli eventi atmosferici hanno condizionato in maniera importante gli acquisti. A causa della scarsa disponibilità di prodotto i prezzi sono chiaramente più elevati. Ma in generale il merito delle buone performance del reparto ortofrutta va attribuito al grande lavoro svolto dal gruppo di lavoro Conad negli ultimi anni.
Su cosa avete lavorato?
Abbiamo cambiato approccio al mercato, razionalizzato gli assortimenti e il parco fornitori. Abbiamo lanciato nuove gamme di prodotto, in primis l’ortofrutta biologica a marchio Verso Natura, appunto, ma non solo. Abbiamo implementato anche altre linee a marchio, dalla prima alla quarta gamma, e il paniere dei prodotti più tradizionali, quelli a Logo Rosso Conad. Questo importante lavoro di razionalizzazione della nostra offerta ci sta dando grandi risultati e ci ha permesso di avere ottime performance nel 2016.
La quarta gamma è un segmento strategico nei vostri reparti?
Dopo il piccolo rimbalzo nella prima parte del 2016, le vendite sono ripartite alla grande nel secondo semestre, e ci hanno permesso di chiudere l’anno in maniera molto positiva. In questo 2017 appena iniziato, la quarta gamma la fa da padrona sul reparto ortofrutta. Questo anche per il fatto che altri prodotti di prima gamma scarseggiano sui banchi a causa del clima avverso. Ad ogni modo, non abbiamo ancora concluso il mese di gennaio, ma è sicuro che stiamo viaggiando su dei numeri molto importanti”.
Parliamo della novità del biologico: un primo bilancio?
È molto positivo. Dal lancio, a settembre scorso, di Verso Natura stiamo vendendo molto di più, con incrementi a doppia cifra ogni mese. E non abbiamo ancora sviluppato completamente l’assortimento, come dicevo prima. Attualmente le referenze Verso Natura sono circa 40, di cui otto di prima gamma e tre di quarta gamma, poi ci sono nove referenze frutta secca e altrettante di legumi. A fine 2016 abbiamo inoltre inserito sei zuppe pronte, poi i semi, e ora contiamo di arricchire linea con altre 20 referenze, in particolare di prima e quarta gamma.
Quanto è importante l’esposizione a punto vendita?
È molto importante, e anche sotto questo aspetto stiamo facendo un grande lavoro per rinnovare i format espositivi, con dei layout accattivanti e una comunicazione semplice ed efficace in punto vendita, per valorizzare al meglio le caratteristiche peculiari delle nostre gamme di ortofrutta: Conad Percorso Qualità, Conad Logo Rosso, Verso Natura, e – importantissima – la linea Sapori&Dintorni.
Parlando di format espositivi, siete soddisfatti dell’esperimento che avete fatto in alcuni punti vendita con le isole Almaverde Bio?
“Si tratta di esperienze che ci hanno dato risultati molto positivi in alcuni punti vendita e meno soddisfacenti in altri. Sicuramente il biologico oggi è un prodotto che sta viaggiando molto bene: gli stili di vita stanno cambiando e c’è molto interesse da parte del consumatore per questo segmento di mercato, complice anche un alto livello di attenzione alla sostenibilità ambientale e alla salubrità dei prodotti.
A proposito di food safety: qual è l’impegno di Conad in questo senso?
Dai primi anni Novanta abbiamo dato il via a un importante sistema di prevenzione, che ci ha visto gradualmente spostare i controlli dal prodotto finito al campo. Ad oggi in fatto di sicurezza alimentare il nostro sistema qualità ritengo sia fra i più completi ed efficienti a livello nazionale. Io stesso ho lavorato nella qualità, e il mio approccio è quello di guardare non solo agli aspetti commerciali legati al prodotto-servizio, ma anche alla sua provenienza, al rispetto di determinate regole e disciplinari per la salvaguardia della sicurezza alimentare e dell’eticità del lavoro. Requisiti fondamentali per poter fornire prodotto a Conad.
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