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                      Il futuro della Quarta Gamma: filiera più forte con la nuova regolamentazione

                      IV gamma
                      Il convegno promosso ad Expo da Aiipa, è stata l’occasione per snocciolare dei dati e disegnare alcune linee per il futuro del settore. Il mercato vale quasi tre miliardi in Italia, ma i rischi sono dietro l’angolo: la devalorizzazione del prodotto e i problemi igienico-sanitari che possono danneggiare il “percepito” del consumatore

                       

                      IV gammaVale quasi 3 miliardi di euro il mercato della quarta gamma in Italia: un valore che colloca il Paese al secondo posto in Europa (26%), preceduto dalla Gran Bretagna (33%) e seguito da Francia (18%), Spagna (12%) e Germania (11%). È quanto emerso da uno studio presentato ieri, nella Sala Convegni Lounge Terrazza del Padiglione di Federalimentare “CibusèItalia”, in occasione della tavola rotonda “Quarta Gamma, Orgoglio Italiano. Nuova regolamentazione e opportunità per lo sviluppo del settore: tutti gli aspetti per cui l’Italia traina la IV gamma in Europa” promossa da AIIPA IV Gamma, Gruppo dell’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (AIIPA) che rappresenta numerosi settori dell’industria alimentare italiana tra cui i maggiori produttori di Quarta Gamma.

                       

                      L’incontro è stato introdotto da Cesare Ponti, Presidente di AIIPA, che ha fornito i dati positivi del comparto in Italia della IV gamma con oltre l’85% della produzione e un mercato da circa 1 miliardo di euro. L’indagine, realizzata da  Valdani Vicari e associati di Bruxelles LTD, e presentata dal managing director Monica Pesce, ha messo invece in evidenza anche i plus del livello di servizio offerto dalla IV gamma, tra cui il risparmio di tempo, la possibilità di utilizzare un prodotto già lavato e porzionato, nonché la riduzione degli sprechi. Dall’altro lato sono emerse le vere sfide da affrontare in futuro: migliorare le sinergie e l’efficienza della filiera, nonché la percezione delle caratteristiche di qualità e sicurezza dei prodotti da parte dei consumatori. Ma ci sono ancora aspetti sui quali lavorare: il rischio di una devalorizzazione (0,99 euro/busta), i problemi igienico-sanitari che possono danneggiare il “percepito” del consumatore e l’incremento della concorrenza per l’entrata in scena di nuovi player locali.

                       

                      Da questa analisi è scaturita la discussione della tavola rotonda, moderata dalla giornalista del Sole 24 Ore Laura La Posta, ha visto coinvolti Paolo De Castro, Membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Francesco Pugliese, Amministratore Delegato e Direttore Generale CONAD, Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato Gruppo UNES, Gianfranco D’Amico, Presidente del Gruppo AIIPA – IV gamma e Amministratore Delegato Bonduelle Italia, Giuseppe Battagliola, Vice Presidente del Gruppo AIIPA – IV gamma e Presidente La Linea Verde.

                       

                      Oggetto di discussione è stata principalmente l’importanza di avere una filiera sempre più veloce, efficiente e controllata, garantendo qualità e informazioni ai consumatori in vista dell’applicazione – il prossimo 13 agosto – della Legge n. 77/2011. È stata anche l’occasione per analizzare l’opportunità, offerta dalla prossima applicazione della legislazione di settore, per aprire le porte a una sempre più efficace collaborazione tra tutti gli operatori della filiera e per mettere in atto cambiamenti positivi all’interno del mercato, che si possono tradurre in termini di qualità ancora maggiore per i consumatori, anche attraverso il prolungamento della shelf life dei prodotti.