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                      In Trentino Sft dà vita al terzo polo delle mele. Si chiama Op Valli Trentine

                      La Trentina
                      La più grande delle cinque cooperative associate a La Trentina, la Sft di Aldeno presieduta da Mauro Coser, ha deciso di uscire dal consorzio e di dare vita, assieme ad altri sei produttori, alla OP Valli Trentine, che potrà contare su una struttura di lavorazione di ultima tecnologia e su oltre 40 mila tonnellate di mele. La nuova realtà entrerà in piena operatività dal prossimo anno, fino a quella data tutto passerà ancora sotto La Trentina, che dall’operazione esce molto ridimensionata

                      di Eugenio Felice

                      La TrentinaNe avevamo parlato sul numero di aprile di Fm. A scatenare la tensione nel più piccolo dei consorzi delle mele del Trentino Alto Adige, con un output di circa 100 mila tonnellate di mele all’anno, era stata lo scorso 22 gennaio la decisione del cda della più grande delle cinque cooperative aderenti al consorzio, la Sft di Aldeno, di lasciare La Trentina. Il malumore era nell’aria e non è un caso che un mese prima Mauro Coser, presidente della Sft, avesse rinunciato all’incarico di presidente del consorzio. La motivazione era un disaccordo radicale su come sono stati distribuiti i ricavi dell’ultima campagna commerciale (secondo il nuovo metodo condiviso della calibratura e classificazione unica delle mele fra le cooperative consorziate), che avrebbe provocato, secondo i calcoli aldenesi, un danno alla Sft di quasi 2 milioni di euro. A questo si aggiunge la sfiducia nei confronti del direttore Simone Pilati. “Noi non siamo contro il nuovo sistema – aveva detto a fine gennaio Coser – siamo contro il modo in cui viene gestito”.

                      La Sft (Società frutticoltori Trento) con 541 soci e un fatturato di 14 milioni di euro, è la cooperativa che da sola vale il 40 per cento dell’intera produzione del consorzio. È anche quella con il magazzino di lavorazione più moderno, essendo appena stato rinnovato con un investimento di 38 milioni di euro e il contributo a fondo perduto della Provincia di Trento pari al 40 per cento dell’importo, che ha permesso di automatizzare i processi e di avere le ultime tecnologie per il confezionamento e la conservazione delle mele. Si era tentata in primavera una ricucitura, ad opera della Federazione Trentina della Cooperazione, ma alla fine Sft ha deciso di andare per la sua strada, uscendo la La Trentina esattamente come aveva fatto alcuni anni fa Mezzacorona, oggi aderente ad APO Conerpo. Succede così che oggi le due strutture di lavorazione più moderne della melicoltura extra valli del Noce siano fuori da La Trentina.

                      Sft Aldeno

                      Il nuovo magazzino della Sft completato nel 2012 dopo un investimento di 38 milioni di euro

                      Il terzo polo delle mele è nato ufficialmente agli inizi di agosto, quando presso un notaio di Lavis è stata costituito il consorzio che prende il nome da una OP che esisteva già agli inizi degli anni 2000, la OP Valli Trentine appunto. Negli anni peraltro il marchio Valli Trentine è continuato ad esistere. Il nuovo consorzio è formato dalla cooperativa Sft e da sei aziende agricole familiari e individuali della provincia di Trento. Questo atto formale segna l’effettiva rottura tra la Sft e La Trentina. Divorzio che peraltro era nell’aria da tempo dato che se ne parla anche sulla stampa locale da inizio anno. Per La Trentina significa perdere il 40 per cento delle mele conferite, un ridimensionamento non da poco per quella che era già la cenerentola delle OP melicole del Trentino Alto Adige. Rimangono socie la Covaf dell’Alta Valsugana, la Copag delle Giudicarie, la Valli del Sarca e la 5 Comuni, tornata autonoma da La Vis.

                      Il nuovo consorzio vede la Sft con il 35 per cento del capitale sociale, il 20 per cento è di Matteo Gottardi, titolare dell’omonima ditta individuale di Aldeno, mentre il rimanente 45 per cento fa capo, in parti uguali (9 per cento ciascuno) a Gianfranco Bonato, titolare dell’omonima azienda agricola di Nave San Rocco, Luca Castellan, ditta individuale di Nave San Rocco, l’azienda agricola dei fratelli Tiziano e Ago-stino Moratti di Cles (dove ha sede Melinda), Carlo Berti di Sanzeno e l’azienda agricola Berti di Cristian e Paolo Berti, sempre di Sanzeno.

                      Amministratore unico è Mauro Coser (che fino allo scorso anno rivestiva anche il ruolo di presidente di La Trentina,) mentre lo scopo sociale individua proprio la figura della OP: “L’attività di promozione della produzione ortofrutticola destinata al mercato fresco, la relativa lavorazione e commercializzazione nell’ambito degli orientamenti generali dell’economia provinciale e nazionale e degli obiettivi della politica agricola dell’Unione Europea mediante l’organizzazione comune per lo svolgimento di tutte le attività necessarie al sostegno, valorizzazione e incremento della produzione agricola”.