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                      Macfrut in un video di 4 minuti. Ora, cosa succederà nel 2017, tra Rimini e Milano?

                      Macfrut 2016
                      L’ultima edizione di Macfrut ha registrato un record di visitatori (oltre 38mila presenze contro le 35mila del 2015), un’accresciuta ma ancora debole presenza estera (+30 per cento ma solo un visitatore su quattro non era italiano) e una buona soddisfazione degli espositori. Sotto potete vedere un video della rassegna. Ora cosa succederà nel 2017 quando nella stessa settimana di maggio dovrebbero esserci sia Macfrut che Fruit & Veg Innovation a Milano?

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                       

                      “C’è stato un generale apprezzamento per il miglioramento della qualità della manifestazione che ha convinto tutti – ha affermato Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Si è accentuato il cambio di passo impresso con la scorsa edizione. Particolarmente significativa la presenza di visitatori professionali esteri da Est Europa, Africa, Centro e Sud America”. Per il 2017 sono già state svelate alcune rilevanti novità: la Cina sarà il Paese partner, la Basilicata con la sua celebre Candonga sarà la regione partner, esordiranno Macfrut Bio, Macfrut Gourmet e Macfrut in campo (per il pre-raccolta). Già opzionati 8 padiglioni rispetto ai 7 dell’edizione 2016: le aspettative di Cesena Fiera sono quindi di crescere ancora. Confermata, ovviamente, la sede di Rimini, che è la migliore che si sia vista in Europa e forse nel mondo tra le fiere di settore, da un punto di vista architettonico.

                       

                      La novità più importante sarà poi il ritorno al passato: la 34.ma edizione di Macfrut si terrà dal 10 al 12 maggio, più o meno negli stessi giorni di TuttoFood e del nuovo salone nel salone, il Fruit & Veg Innovation, in calendario dall’8 all’11 maggio a Fiera Milano. Due fiere nella stessa settimana, una situazione grottesca che ha un solo colpevole: la politica e la sua atavica inettitudine. Ci ha fatto sorridere vedere il ministro Martina marciare per i padiglioni con il suo immancabile codazzo. Ma siamo degli inguaribili romantici, ci piacciono le storie a lieto fine e ancora di più le cause perse, quindi speriamo che qualche segnale concreto possa arrivare nei prossimi mesi, non solo sul capitolo fiere. Cosa succederà allora nel 2017? Piraccini, cui si deve il cambio di passo di Macfrut, una fiera che solo due anni fa sembrava finita, si sente tranquillo, “il vantaggio delle più basse spese alberghiere è un dato di fatto”.

                       

                      D’altro canto Fiera Milano sta lavorando alacremente per convincere le aziende italiane sulla bontà della proposta di Fruit & Veg Innovation inserita in TuttoFood e, in particolare le aziende di quarta gamma, già ben presenti al Cibus quest’anno, hanno più di un motivo per scegliere Milano rispetto a Rimini. Cosa succederà allora nel 2017? Le aziende italiane dovranno scegliere tra Rimini e Milano: di sicuro, come più volte è stato scritto, non potranno sdoppiarsi e andare a entrambe le fiere, le risorse sono quello che sono, specie per una fiera di respiro nazionale che viene dopo a Berlino, Madrid e Hong Kong. Per ora noi vediamo in notevole vantaggio Macfrut: quest’anno abbiamo visto una gran bella fiera che non sfigura nel confronto con Madrid, a parte l’internazionalizzazione su cui bisogna ancora lavorare. Certo rimane la scomodità logistica di Rimini, ma l’auspicata alternanza con Milano non sembra ad oggi una strada percorribile.

                       

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