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                      Mela Val Venosta, tra le nuove varietà c’è anche Sweet Tango. Bio al 15% in tre anni

                      Wielander VIP FL17
                      In occasione di Fruit Logistica abbiamo fatto una chiacchierata con Josef Wielander, direttore generale della VI.P, per fare il punto sulla melicoltura in Val Venosta. Confermato il calo produttivo causa gelate di circa il 20 per cento rispetto al raccolto 2015.  1/3 dei soci produrrà varietà nuove, come la Sweet Tango, un progetto in comune con NovaMela. Il bio nei prossimi 3 anni crescerà dal 10 al 15 per cento della produzione totale. In Italia aumentano le attività promozionali nei punti vendita della GDO, al via una campagna ad hoc per i fruttivendoli. Tra i progetti anche una mela snack di piccole dimensioni

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Benjamin Wielander VIP FL17

                      Benjamin Laimer dell’ufficio marketing VI.P con il direttore Josef Wielander (Copyright: Fm)

                      “Lo scenario internazionale continua a porre certe limitazioni – spiega Wielander – in quanto è la politica che sta facendo il mercato. Infatti, con l’embargo russo ancora in atto, la situazione della Libia che determina forti stati di ansia per gli esportatori e l’Algeria dove tutto procede a singhiozzo, il quadro generale impone di focalizzarsi su Paesi più aperti al commercio. Ragione per cui continuiamo a puntare molto sull’Europa e nello specifico sull’Italia che resta il nostro mercato principale. A seguire, stanno confermando la loro importanza la Penisola Iberica e la Scandinavia, mentre la Germania sta diventando sempre più autosufficiente. Anche il Brasile quest’anno ha dato buone soddisfazioni, può essere una chance anche in futuro, ma con le varietà giuste”.

                       

                      “Per quanto riguarda l’assortimento varietale – continua Wielander – VI.P sta attuando una vera e propria politica di innovazione in quanto è costante e continuo il contatto con diversi centri sperimentali in America e Nuova Zelanda per dar corso a progetti relativi a nuove varietà. Stiamo investendo molto sulle mele club, come Ambrosia, prodotta in partnetship con Rivoira, Envy e Kanzi, prodotte in collaborazione con VOG. Altra grande novità, presentata lo scorso novembre a Interpoma, è la yello, una nuova varietà di mela a buccia gialla, dolce, aromatica e croccante, dalla caratteristiche particolarmente attrattive, di origine giapponese, prodotta anch’essa insieme a VOG e tra i finalisti del premio innovazione di Fruit Logistica”.

                       

                      Sweet Tango Apple

                      La varietà bicolore Sweet Tango, che sarà disponibile nel periodo autunnale

                      In via di definizione anche il piano di investimento sulla Sweet Tango, una delle varietà più apprezzate a livello globale, già molto popolare in Nord America. Nel sito web si definisce la mela perfetta per l’inverno. “È un progetto portato avanti da NovaMela – precisa Wielander – che vede tra i nostri partner anche VOG, La Trentina, Melinda e Rivoira. Si tratta di una mela bicolore molto buona, disponibile nel periodo che va da ottobre a dicembre, particolarmente indicata per i mercati italiano e spagnolo. Stiamo lavorando anche a una mela snack, assieme a VOG e Rivoira, una mela quindi di piccole dimensioni, adatta anche a un pubblico giovane grazie all’elevato grado zuccherino”.

                       

                      “Il discorso per le varietà classiche, invece, è leggermente diverso: Golden Delicious e Red Delicious restano i cavalli di battaglia di VI.P e con esse miriamo ad offrire solo il meglio del meglio al mercato che sta diventando sempre più esigente. I 2/3 dei nostri soci attuali riescono a garantire questa categoria “Extra” di prodotto, mentre per l’1/3 restante che non raggiunge certi standard qualitivativi elevati, la nostra strategia prevede la sostituzione delle varietà classiche in questione con altre varietà nuove, a seconda delle richieste del mercato. La Pinova – continua Wielander, la bicolore tipica venostana, con il suo sapore asprigno, si riconferma una varietà davvero interessante su cui puntare”.

                       

                      “Altro tema di rilievo è quello della produzione biologica – continua Wielander – che si dimostra essere un segmento importante, flessibile e in crescita. Ad oggi la superficie coltivata con il metodo bio è pari a 800 ettari e le tonnellate di mele bio Val Venosta corrispondono ad un 10 per cento della produzione totale. Nei prossimi 3 anni, stimiamo di poter raggiungere un 15 per cento di bio sulla superficie totale. Tutta la nostra azione ad ogni modo – conclude Wielader – punta con sempre maggiore incisività alla sostenibilità in tutte le fasi della produzione: vogliamo offrire una mela di qualità nel rispetto delle risorse naturali e preservando la nostra valle, concetto espresso dalle due coccinelle che accompagnano la nostra comunicazione”.

                       

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