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                      Metis, la susina con un tocco di albicocca. Granfrutta Zani su un progetto esclusivo

                      Non solo coltivazione, raccolta, distribuzione, ma un progetto lungo dieci anni che oggi dà i suoi frutti e li porta sulle tavole del consumatore con un tratto distintivo che vale per tutte le produzioni: dolcezza e qualità superiore. Questa è la storia di Metis, un ibrido naturale di susine e albicocche prodotto in esclusiva in Romagna, tra le province di Ravenna e Faenza, disponibile sui banchi da giugno a ottobre. “Quest’anno la produzione complessiva totale ha garantito rese molto importanti, pari al doppio dei quintali dello scorso anno”, sono le parole del responsabile commerciale di Granfrutta Zani, uno dei due produttori presenti sul territorio italiano (l’altro è Minguzzi). L’azienda ravennate ha in produzione 10 varietà, per un totale di 62 ettari, che a breve diventeranno 100. E verranno presto testate nuove cultivar

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Nasce da un lavoro di impollinazione naturale e successivi incroci tra susino e albicocco, che danno vita a un ibrido dal sapore e dalla consistenza unici: polpa più soda rispetto al frutto comune, gusto dolce, succosità e freschezza che lo rendono appetibile in ogni momento. Stiamo parlando della susina Metis, il frutto dell’estate 2017, prodotta in Romagna in esclusiva dalle aziende Granfrutta Zani e Minguzzi.

                       

                      Metis non è solo un frutto unico, valorizzato da un brand impegnato a comunicare e promuovere la referenza presso i canali distributivi. È una storia che vede produttori italiani, francesi e spagnoli spendersi, insieme, per un prodotto dalle qualità eccezionali, disponibile da giugno a ottobre. A raccontare l’impegno e le sfide che accomunano le aziende agricole coinvolte nel progetto è Raffaele Bucella, responsabile commerciale mercato Italia di Granfrutta Zani.

                       

                      Alla susina “chiediamo di più” è il motto dell’azienda ravennate, che possedeva già, nell’economia delle sue coltivazioni, ettari dedicati alle susine. Vi era però la necessità, sentita in modo trasversale da tutto il mercato, di rinnovare la produzione di questo frutto e “svecchiarlo” agli occhi del consumatore. “Frutti di diverso colore erano presenti nei banchi dell’ortofrutta, ma differenti gradazioni di dolcezza complicavano l’assaggio e dunque il consumo. Abbiamo così abbracciato il progetto Metis, – spiega Bucella – per cercare di giungere a un’esperienza gustativa di eccellenza e uniforme. Insieme ai tecnici abbiamo selezionato le varietà più valide, capaci di garantire rese adeguate. Dopo dieci anni, Metis oggi è diventata grande e si è trasformata in un brand riconosciuto e apprezzato”.

                       

                      In casa Granfrutta Zani, la raccolta inizia a giugno e termina alla fine di settembre: le varietà si presentano, mese dopo mese, diverse esternamente (nere, striate, rosse), ma il gusto è sempre uguale, dolcissimo (minimo 14 gradi brix). Il calibro della pezzatura, perché la susina diventi Metis, deve essere come minimo pari a 45 mm.

                       

                      Metis, in Italia, viene coltivata unicamente in Emilia Romagna, tra le province di Ravenna e Faenza: quest’anno la produzione complessiva totale ha garantito rese molto importanti (pari al doppio dei quintali dello scorso anno).

                       

                      Quattro le tipologie di prodotto a disposizione dei clienti: la mora Oxy, dalla polpa rosso passione e buccia scura; la solare Tonic, con buccia rossastra e polpa gialla; l’esotica Safari, dalla polpa rosacea e buccia tigrata; la profumata Aroma, leggermente viola all’esterno e con la polpa tra il giallo e il rossiccio.

                       

                      Attualmente, Granfrutta Zani ha in produzione 10 varietà, per un totale di 62 ettari (che a breve diventeranno 100). Ma il progetto è in fieri: “Testeremo ulteriori varietà, per fare in modo di garantire sempre frutti di qualità eccellente e capaci di soddisfare economicamente i produttori”, continua il responsabile commerciale.

                       

                      Bucella precisa che essere parte del mondo Metis è motivo di orgoglio e incentivo a lavorare con serietà e impegno. “Con questo progetto i produttori hanno un buon riconoscimento economico: questo significa poter reinvestire e dunque continuare a migliorare le coltivazioni”. Inoltre, per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto: “Siamo consapevoli e ugualmente fieri di poter presentare al cliente finale una susina migliore delle altre, molto dolce, accompagnata da un progetto di comunicazione accattivante e ingaggiante per il consumatore”.

                       

                      Dal campo alla tavola, il percorso compiuto dalla susina che si prepara a diventare Metis prevede che il frutto venga raccolto dai produttori e conferito a Granfrutta Zani in casse di plastica da 14 chili. In azienda viene campionato e raffreddato, lavato e spazzolato con acqua. Le macchine dividono i diversi frutti per calibro: quelli della giusta dimensione vengono confezionati sulla base delle richieste del singolo cliente, bollinati con adesivo, collocati nei vassoi brandizzati e consegnati alle piattaforme distributive.

                       

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