di Carlotta Benini
La patata dolce, comunemente conosciuta anche come patata americana, o “batata” (dal nome originario Ipomoea Batatas), è considerata “la regina degli ortaggi”: per il suo gusto inconfondibile, per la sua versatilità in cucina e soprattutto per il suo elevato potere antiossidante, che ne fa un vero e proprio anti-aging naturale. Le potenzialità per investire su questo tubero – che da prodotto di nicchia d’oltreoceano sta diventando un must anche sulle tavole dei consumatori europei – sono tante, specie se si hanno terreni e caratteristiche pedoclimatiche adatte. Ecco allora che nel sud della nostra Penisola, in Puglia nello specifico, la patata dolce ha trovato un habitat naturale, dove sviluppare caratteristiche organolettiche uniche. A produrlo è Nature, in partnership con l’azienda israeliana Carmy Export, leader intercontinentale nell’export di patata dolce.
“A maggio scorso abbiamo dato vita a una joint venture con la famiglia Carmy, – spiega Alessio Petrelli di Nature – specialista delle patate dolci da oltre 50 anni. Con il suo prodotto copre i mercati locali, in Israele, ed esporta in tutta Europa e nel Regno Unito”. “Oggi – continua – quasi tutte le patate dolci esistenti sul mercato europeo vengono importate. Nel nostro continente l’interesse per questo tubero è in costante crescita, specie nei Paesi del Nord Europa, mentre in Italia non è ancora molto conosciuto e consumato. Le prospettive di sviluppo sul mercato sono interessanti”.
In Puglia il progetto pilota è partito con 30 ettari di terreni coltivati, la prima raccolta si è tenuta a ottobre. “L’obiettivo è quello di aumentare ogni anno la produzione: – rivela Petrelli – per il 2018 estenderemo la coltura a 100 ettari e amplieremo il calendario commerciale, coprendo tutti i 12 mesi”.
Questo grazie alle risorse e al know how di Carmy Export, che sta investendo con convinzione in questo progetto made in Italy, esportando la sua esperienza in tutte le fasi produttive, dal vivaio al frutto, dallo stoccaggio alla lavorazione e vendita. Dal canto suo Nature ha messo a disposizione i terreni e i tecnici agronomi che affiancano i produttori in ogni fase in campagna, lo stabilimento e la società di trasporti.
Le varietà prodotte attualmente sono due. Georgia Jet si distingue per la caratteristica buccia rosso scura e la polpa color arancio profondo. Ha un gusto inconfondibile ed è ricca di vitamine, sali minerali, fibre e carotenoidi, che ne fanno un vero e proprio superfood, adatto a ogni tipo di preparazione. Altrettanto preziosa e versatile in cucina è Beauregard, varietà simile per caratteristiche organolettiche, ma con una conservabilità maggiore, che permette a Nature di estendere la commercializzazione a tutto l’anno.
Gli obiettivi commerciali sono la distribuzione di questo pregiato tubero in tutta la Gdo italiana e anche europea. “Abbiamo iniziato a fare le prime consegne a inizio novembre”, conclude Petrelli.
La patata dolce di Nature da inizio novembre è sbarcata anche online, consegnata in tutta Italia da FruttaWeb. Per il lancio del prodotto, in evidenza anche in home page, la piattaforma di e-commerce ha previsto un’offerta promozionale: una cassetta da 10 chili è acquistabile a un costo di 29,90 euro, spedizione inclusa.
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