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                      Opera, raccolte 200 mila tons. Granata: “Qualità ottima e mercato regolare”

                      Procedono a pieno ritmo la campagna commerciale e l’esecuzione dei progetti del consorzio che unisce oltre mille produttori italiani di pere. “I nostri soci hanno raccolto circa 200 mila tonnellate di pere, circa il 10% in più rispetto alla scorsa annata”, esordisce il direttore Luca Granata, che sottolinea anche la grande qualità dei frutti, con elevato grado brix, assortimento di pezzature perfettamente equilibrato e modesta incidenza di danni da grandine. Dagli otto centri di confezionamento le pere Opera vengono spedite a oltre 3 mila clienti in 54 nazioni. Diverse le novità presentate per questa nuova campagna commerciale, fra cui le MINIS, pere a misura di merenda pensate per i più piccoli, un coinvolgente progetto di charity e il panettone alla pera Williams di Opera

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      I soci di Opera quest’anno hanno raccolto circa 200 mila tonnellate di pere (+10%)

                      Opera, il consorzio che unisce oltre mille produttori italiani di pere, ha concluso da qualche settimana la raccolta della produzione 2017. “Siamo abbastanza soddisfatti della produzione di quest’anno. – spiega Luca Granata, direttore generale di Opera. – I nostri soci hanno raccolto circa 200 mila tonnellate di pere, cioè circa il 10% in più rispetto al 2016. Si tratta di oltre un miliardo di frutti: mettendoli in fila uno dopo l’altro si formerebbe una collana di pere lunga abbastanza per fare due volte e mezza il giro dell’equatore!”. “Naturalmente – continua il direttore – sono state tutte raccolte a mano, una ad una, come ogni anno, da sempre. La qualità poi è veramente molto buona, con un tenore di zuccheri più elevato di quello già buono del 2016, un assortimento di pezzature perfettamente equilibrato e una modesta incidenza di danni da grandine. La nostra campagna di commercializzazione 17/18 sta ormai raggiungendo il pieno ritmo, procede regolarmente secondo i nostri programmi”.

                       

                      I dati di produzione riportati da Opera sono in linea, a livello interregionale, con i quantitativi stimati dall’O.I. Pera, l’Organizzazione Interprofessionale  che associa le più importanti realtà della filiera in Emilia Romagna e Veneto. Infatti, nonostante un margine di incertezza dettata dal possibile sviluppo dei frutti – in considerazione delle elevate temperature e della siccità che hanno caratterizzato l’estate appena trascorsa – secondo la O.I. Pera la produzione commercializzabile complessivamente si dovrebbe attestare intorno al +7% rispetto allo scorso anno. In particolare la produzione di Abate conferma una crescita di oltre il 10% rispetto all’annata 2016/17. In crescita anche le produzioni di Kaiser e Santa Maria, due varietà particolarmente penalizzate lo scorso anno, mentre si riducono i volumi di Conference, sfavorita soprattutto dalla diminuzione delle superfici. In linea con la scorsa annata la produzione di William e Decana.

                       

                      Le MINIS, pere baby per offrire ai più piccoli una merenda sana e gustosa

                      Tornando a Opera e alla panoramica del direttore sulla nuova campagna in corso, “gli otto centri di confezionamento del nostro consorzio stanno lavorando a pieno regime – spiega Granata – ed è da lì che partiranno le pere Opera, per servire i nostri oltre 3 mila clienti in 54 nazioni e per compiere la missione per la quale Madre Natura e Padre Frutticoltore le hanno concepite: portare bontà, benessere, sicurezza alimentare e anche un tocco di italianità sulle tavole di milioni di persone in giro per il mondo”.

                       

                      Opera oggi è un esempio concreto e significativo di quell’aggregazione e collaborazione tra agricoltori spesso invocata a tanti livelli e per tante colture italiane, ma molto raramente concretizzata. “Certamente la nostra rappresentatività nel settore della pera (circa il 27% della produzione italiana, ndr) non è ancora sufficiente per consentirci di ottenere i risultati che servono ai nostri soci frutticoltori per dare una sostenibilità di lungo termine alle loro aziende, – continua Granata – ma almeno abbiamo cominciato a fare qualcosa di concreto. E si sa: tra il dire e il fare c’è di mezzo il cominciare!”

                       

                      Il panettone alla pera Williams

                      Tanti i progetti di Opera in via di realizzazione, tutti finalizzati al miglioramento della soddisfazione di consumatori e clienti e della produttività del consorzio, in ogni ambito della sua attività. Sono in corso progetti sperimentali per aumentare la qualità e la qualità della produzione dei frutticoltori soci e per ampliare il range varietale. Ma in Opera si sta lavorando anche per individuare soluzioni finalizzate a ottimizzare i costi di gestione del prodotto immagazzinato e – soprattutto – a migliorare l’esperienza sensoriale di chi deciderà di scegliere una pera Opera rispetto a una pera qualsiasi.

                       

                      Sono stati introdotti sistemi evoluti di controllo di gestione ed è stata ulteriormente razionalizzata l’organizzazione commerciale del consorzio, mentre prosegue l’esecuzione dell’importante piano pluriennale di investimenti in comunicazione sui mass-media, così come continuano le molte altre iniziative di marketing, allo scopo di incrementare la notorietà ed il valore percepito della marca Opera per i consumatori italiani ed esteri.

                       

                      La confezione di pere per il progetto di charity “Un’Opera buona per ABIO”

                      Per la campagna commerciale in corso Opera ha presentato alcune interessanti novità. Le MINIS ad esempio, pere a misura di merenda, pensate per tutte le mamme che vogliono trovare uno snack buono e sano per i propri figli. Ma anche “Un’Opera buona per ABIO”, il progetto di charity attraverso il quale chiunque può unirsi al sostegno che Opera dà all’Associazione per il Bambino In Ospedale, semplicemente acquistando almeno una pratica confezione da quattro frutti di pere Opera di qualsiasi varietà. Novità anche il Panettone Opera: lo speciale panettone solo alla pera Williams di Opera, pensato, realizzato e distribuito dall’azienda pasticciera Scarpato di Verona.

                       

                      Altre novità saranno presentate nel corso della stagione, a conferma della determinazione di Opera di rilanciare il consumo di pere, dando a questo frutto squisito e tipico della tradizione italiana, per il quale il nostro Paese è leader mondiale di produzione, il posto che merita nella corretta alimentazione di tutte le persone che vogliono alimentarsi con gusto e nel rispetto del loro benessere.

                       

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