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                      Bestack alla Camera: il video. Gadda: “Lotta allo spreco anche con il packaging”

                      Il 13 dicembre il consorzio ha presentato alla Camera il nuovo brevetto lanciato a Macfrut, frutto di un percorso di ricerca quinquennale condotto dall’Università di Bologna. L’innovazione? Sta nel nuovo imballaggio in cartone ondulato ‘attivo’, in grado di rallentare la deperibilità di frutta e verdura grazie all’aggiunta di antimicrobici naturali all’interno del materiale. Un packaging ‘intelligente’, come lo ha definito l’onorevole Maria Chiara Gadda, relatrice della legge 166/2016 contro gli sprechi, che insieme all’on. Di Maio ha sottolineato la valenza del progetto di Bestack, grazie al quale si potrebbe evitare la spazzatura fino a 850 mila tonnellate di ortofrutticoli. Nel 2017 ci sarà un test presso un grosso gruppo distribitivo tedesco e un retailer italiano. E si stanno valutando le opportunità per l’e-commerce

                       

                      Dalla Redazione

                       


                      “Ci sono imballaggi che vengono utilizzati a scopo promozionale, poi ci sono invece packaging che hanno un ruolo fondamentale nella lotta contro gli sprechi alimentari. Che aumentano la consapevolezza delle persone incentivando buone pratiche di consumo, pensiamo ad esempio alla Family Bag, fra le misure introdotte dalla nuova normativa. O, nel caso che presentiamo oggi, che consentono di allungare la vita dei prodotti ortofrutticoli, senza alterarne la qualità. Anzi, mantenendola più a lungo”. Con queste parole l’onorevole Maria Chiara Gadda, relatrice e prima firmataria della legge 166/2016 contro gli sprechi, martedì 13 dicembre ha presentato a Roma alla Camera dei Deputati il nuovo imballaggio in Cartone Ondulato Attivo di Bestack, che hanno un ruolo primario, appunto, nella lotta al food waste.

                       

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                      Gli Imballaggi in Cartone Ondulato Attivo aumentano la shelf life di frutta e verdura

                      Il consorzio non profit, che riunisce i produttori italiani di cassette in cartone ondulato per ortofrutta, ha infatti messo a punto una nuova tipologia di packaging in cartone ondulato in grado di rallentare il processo di deperibilità di frutta e verdura contenute. Come? Grazie all’aggiunta, nel materiale da imballaggio, di una miscela di oli essenziali naturali ad azione antisettica, che contrastano la proliferazione dei microrganismi degradativi nei prodotti contenuti, arrivando ad aumentarne la shelf life di un giorno-un giorno e mezzo rispetto al cartone ondulato tradizionale.

                       

                      Il brevetto per mettere in produzione questo nuovo packaging – “intelligente”, come l’on. Gadda lo ha definito – è frutto di un percorso quinquennale di studi e ricerche condotto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna. Intelligente e sostenibile: non a caso alla buona risucita del progetto ha collaborato anche Comieco, il consorzio nazionale per il riciclo e recupero degli imballaggi a base cellulosica, rappresentato alla Camera dal presidente Piero Attoma, che ha moderato l’incontro e che è anche storico presidente di Bestack.

                       

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                      Da sinistra gli on. Di Maio e Gadda, Piero Attoma, la prof.ssa Lanciotti e Claudio Dall’Agata

                      Il primo step della ricerca ha dimostrato che frutta e verdura durano da due a tre giorni in più se conservate in cartone ondulato, rispetto ad altre tipologie di imballaggio. Questo per la natura porosa del materiale, in grado di trattenere parte della carica batterica. Il secondo step del progetto ha quindi evidenziato che, con l’innovazione rappresentata dagli imballaggi Attivi, si guadagnano ulteriori 24-36 ore in shelf life. Ciò, secondo le stime, consentirebbe di salvare dalla spazzatura fino a 850 mila tonnellate di frutta e verdura, per un risparmio annuo di un miliardo di euro. I test nel 2016 sono stati svolti in 24 negozi al consumo di Agrintesa, dove sono stati misurati i benefici degli imballaggi Attivi su tre prodotti (fragole, albicocche e nettarine). Lo abbiamo spiegato in dettaglio in un altro articolo (leggi qui), in occasione della presentazione del brevetto a Macfrut.

                       

                      “Bestack ha accettato la sfida posta dalla legge e capito che dal contrasto allo spreco possono nascere opportunità – ha sottolineato Marco Di Maio, deputato romagnolo tra i firmatari della legge 166/2016, alla presentazione a Montecitorio – Non solo in termini di impatto sociale e ambientale, ma anche nuove opportunità economiche. A patto che si punti su innovazione e ricerca, come si è fatto in questo caso coinvolgendo l’Università di Bologna”.

                       

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                      Il direttore di Bestack Claudio dall’Agata con il nuovo imballaggio Attivo

                      “Il prolungamento anche solo di 24 ore della vita di scaffale di frutta e verdura comporta un importante risparmio di risorse: – gli ha fatto eco la professoressa Rosalba Lanciotti, resposnabile del progetto di ricerca – idriche, energetiche (per la conservazione dei prodotti e il ritiro della merce scaduta), senza dimenticare poi la questione dello smaltimento dei rifiuti. Con i nostri studi ci siamo concentrati sulla conservazione dei prodotti ortofrutticoli: partiamo da questa e cerchiamo di migliorarla. Ottimizziamo i processi produttivi, utilizzando sistemi di conservazione alternativi a quelli termici, a minore impatto ambientale. Con metodi naturali, come i trattamenti antimicrobici che abbiamo sperimentato sul cartone ondulato: sicuri, sostenibili, approvati da EFSA” .

                       

                      Qual è, dunque, il futuro prossimo di questo rivoluzionario packaging anti spreco di Bestack? “Il 2017 sarà l’anno dell’utilizzo degli imballaggi in Cartone Ondulato Attivo in tutte le molteplici modalità distributive tipiche dell’ortofrutta – rivela in conclusione il direttore del consorzio Claudio Dall’Agata – Nel primo semestre dell’anno li testeremo presso un grosso player della Gdo tedesca e nei punti vendita di un importante retailer italiano. E stiamo valutando anche un test sul canale e-commerce”.

                       

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