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                      Rumors, Aldi pronta ad acquisire Dpiù. Maxi Di (Brendolan) a un passo da Unicomm

                      Aldi hp
                      Anche se non c’è ancora l’ufficialità, diverse fonti attendibili confermano la trattativa in corso tra Aldi, attraverso la filiale austriaca Hofer (fatturato oltre i 4 miliardi), e la veronese Maxi Di di Dario Brendolan (presidente di Selex GC), per l’acquisizione della catena discount Dpiù che conta oltre 280 punti vendita nel Centro e Nord Italia e due moderne piattaforme, una a Montegalda (Vicenza), l’altra in provincia di Alessandria. La vendita permetterebbe a Maxi Di di fare cassa per procedere con l’acquisizione della vicentina Unicomm dalla famiglia Cestaro

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      AldiAggiornamento: a seguito della pubblicazione dell’articolo sotto riportato, è arrivata, in data 25 febbraio, la secca smentita da parte di Selex Gruppo Commerciale, che potete leggere a questo link.

                       

                      Grandi manovre nel Nordest. È dello scorso maggio la notizia ufficiale (leggi qui) della volontà di Aldi, settima catena distributiva al mondo con un fatturato 2014 di 87 miliardi di dollari, di entrare nel mercato italiano attraverso la filiale austriaca Hofer, che da sola contribuisce al fatturato di gruppo con oltre 4 miliardi di euro. Alla fine dello scorso anno Aldi Srl, società di Merano controllata da Hofer, ha preso in affitto proprio di fronte a Veronamercato, al Quadrante Europa, sei piani di una palazzina direzionale per complessivi 4.800 metri quadrati.

                       

                      La campagna di recruitment è in corso, una parte del management sta svolgendo in questo momento i corsi di formazione sia in Austria che in Germania. Fin da subito (leggi qui) si è ipotizzato l’ingresso sul mercato italiano attraverso l’acquisizione di una o più catene locali: una strategia inconsueta per Aldi, ma necessaria per accorciare sensibilmente i tempi di presidio del territorio. Nell’area del Nordest e più in generale in tutto il nord Italia la distribuzione moderna è infatti già piuttosto presente e non sarebbe facile partire da zero.

                       

                      La filiale italiana sarà operativa già nei prossimi mesi e si occuperà non solo della gestione e dello sviluppo della rete distributiva – alcuni organi di stampa hanno parlato recentemente della possibile acquisizione del CeDi di Amaro, in provincia di Udine, della ex Coop Carnica (leggi qui) – ma anche degli acquisti di prodotto italiano da destinare alle filiali estere, per lo più europee (da sottolineare dato che Aldi è presente anche in nord America e sviluppa il 57% del fatturato al di fuori della Germania), un po’ come fa Eurogroup Italia per Rewe.

                       

                      Ma quale sarebbe la catena distributiva locale che Aldi potrebbe acquisire? Fonti attendibili riferiscono della trattativa in corso e di imminente conclusione tra Hofer e la veronese Maxi Di di Dario Brendolan, che è anche presidente di Selex GC. La rete oggetto della trattativa è quella di Dpiù, catena discount nata nel 1992, controllata appunto da Maxi Di e forte di oltre 280 punti vendita collocati nel Centro e Nord Italia e di due moderne piattaforme logistiche, una da 17.500 metri quadrati a Montegalda (Vicenza) e una da 21.000 metri quadrati in provincia di Alessandria.

                       

                      L’operazione permetterebbe a Maxi Di di fare cassa per procedere con l’acquisizione della vicentina Unicomm – associata anch’essa a Selex GC – di Marcello Cestaro. La Unicomm gestisce i marchi Emisfero, Famila, A&O e Cash and Carry (C+C) nel Nordest, con 230 punti vendita collocati in un’area che va da Vicenza a Imola e da Belluno a Trieste, con un fatturato attorno ai 2 miliardi di euro e una forza lavoro di circa 7.000 dipendenti. Per fare un confronto, Maxi Di nel 2014 ha fatturato 1,8 miliardi di euro. I due gruppi veneti peraltro collaborano già da 40 anni e nel 2015 hanno costituito il polo commerciale Unimax (leggi qui).

                       

                      Intanto Dpiù – rientrerebbe nel disegno complessivo – ha annunciato nella prima decade di febbraio uno dei più massicci piani di ricerca del personale, dai gerenti di filiale agli addetti ai diversi reparti, anche senza alcuna esperienza, da inserire nei suoi punti vendita in diverse province tra cui Verona, Brescia, Trento, Modena, Bergamo, Mantova e Reggio Emilia. Si ricercano anche ispettori alle vendite in province come Milano Torino e Bologna (leggi qui per saperne di più), attività che fa pensare a un imminente e importante piano di espansione e rafforzamento in tutto il nord Italia.

                       

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