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                      Sai cosa mangi? Te lo dice Edo, l’app alla conquista della Gdo. Dall’Italia ora in UK

                      Quante volte davanti a uno scaffale ci siamo soffermati a leggere l’etichetta nutrizionale di un prodotto? Perché dobbiamo seguire una dieta particolare, oppure semplicemente perché cresce la nostra attenzione verso quello che mettiamo nel piatto. La soluzione per avere una ‘radiografia’ completa dei prodotti confezionati ora sta in una app, che ci dice in una scala da 0 a 10 quanto è salutare il cibo che abbiamo acquistato ed eventualmente ci suggerisce un’alternativa migliore. Si chiama Edo ed è stata lanciata due anni fa da quattro giovani startupper che si sono incontrati nell’incubatore di imprese digitali Cesena Lab dell’Università di Bologna. Forte di 400 mila utenti, ora sbarca anche in Gran Bretagna. E in Italia apre una call to action per trovare partnership nella grande distribuzione

                       

                      di Carlotta Benini

                       

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                      Con un punteggio da 0 a 10 Edo ci dice quanto è salutare un prodotto, in base al nostro profilo

                      Quanto è salutare quello che mettiamo nel piatto? Quel prodotto bio sullo scaffale, o piuttosto quello gluten-free, è davvero indicato per le nostre esigenze alimentari, o potremmo fare un acquisto migliore? Per tutti i consumatori particolarmente attenti al prodotto e alle sue componenti nutrizionali, per chi deve seguire una dieta particolare, ma anche per chi semplicemente ha un approccio consapevole e critico nei confronti di quello che mette nel carrello, la soluzione è Edo – Ora sai cosa mangi, un’applicazione progettata nel 2013 da quattro studenti fuori sede del polo universitario cesenate – gli informatici Diego Lanzoni, Luciano Venezia e Marco Giampaoli e la tecnologa alimentare Maria Vincenza Gargiuolo – che si sono incontrati nell’incubatore di startup digitali Cesena Lab, promosso dall’Università di Bologna.

                       

                      L’applicazione, che in Italia è attiva da dicembre 2014 e conta già 400 mila utenti, ora è sbarcata anche nel Regno Unito.

                       

                      Il profilo base si scarica gratuitamente negli store digitali, disponibile sia per iOS che per Android. Come funziona? Semplice: basta inquadrare un codice a barre con la fotocamera e il sistema fa la radiografia completa dell’alimento. Grazie a un algoritmo, la app elabora le informazioni presenti sui prodotti confezionati e, sulla base degli ingredienti presenti, restituisce un punteggio che va da zero a dieci, dove 0 indica un prodotto che sarebbe meglio evitare del tutto e 10 un prodotto molto indicato per la nostra salute. Ogni utente ha un profilo personalizzato: l’app si adatta allo stile di vita di ognuno e personalizza i risultati secondo le sue specifiche esigenze alimentari.

                       

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                      Edo indica pro e contro di ogni prodotto, presenza di allergeni e consigli su come smaltirlo

                      Oltre al punteggio finale, per ogni alimento vengono elencati dei pro (ad esempio presenza di pochi grassi saturi, buon contenuto di vitamine) e dei contro (molti zuccheri, presenza di conservanti). Edo rivela anche l’esatta quantità di carboidrati, proteine e grassi presenti, e quanti minuti dovremmo camminare, correre, nuotare o andare in bici per smaltire le calorie ingerite. Sono presenti anche indicazioni su presenza di glutine o allergeni. Inoltre, sotto ogni punteggio sono elencate delle alternative.

                       

                      A inizio 2016, Edo ha poi visto un upgrade in un profilo Premium, con contenuti a pagamento per particolari profili di utente: chi soffre, ad esempio, di celiachia o si trova in stato di gravidanza può sottoscrivere un abbonamento e ricevere indicazioni alimentari su misura.

                       

                      Ora i quattro giovani imprenditori, forti dei 400 mila utenti guadagnati con il solo passaparola e di un’eco mediatica che ha raggiunto anche quotidiani e radio nazionali, puntano a conquistare l’universo della grande distribuzione. “L’idea è quella di offrire a chi fa spesa al supermercato un’esperienza di acquisto diversa, – sottolinea l’amministratore delegato di Edo, Luciano Venezia – più ricca e personalizzata. Con il nostro sistema siamo in grado di fornire non semplici informazioni sul prodotto, sulla sua origine e il suo percorso lungo la filiera, ma analisi qualitative che parlano della sua salubrità e dei suoi benefici per la nostra dieta”.

                       

                      La call to action è aperta: ora si cercano insegne desiderose di scommettere su questo progetto innovativo, che potrebbe rivoluzionare il concetto di fare la spesa. “Siamo aperti a ogni tipo di partnership. – continua Venezia – Edo potrebbe essere integrato ai sistemi digitali già presenti in alcuni supermercati, o prevedere dispositivi fisici ad hoc”.

                       

                      Le prospettive sono più che ottimistiche. “A fine anno vogliamo superare un milione di utenti, con fatturati importanti, superiori ai 100 mila euro“, conclude.

                       

                      Nel frattempo, Edo si prepara anche a conquistare i consumatori anglosassoni. Per farsi conoscere e apprezzare anche dagli utenti della Gran Bretagna, lo staff sta valutando di avviare una campagna di comunicazione in inglese.

                       

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