L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Sansone (Dimar): “Puntiamo alla non omologazione”. Cresce il reparto F&V

                      Il reparto ortofrutta è uno dei fiori all’occhiello di Dimar, che ha di recente sperimentato un nuovo format espositivo, in collaborazione con Bestack, che dimostra come, con l’innovazione e la personalizzazione, si possano migliorare le performance del reparto stesso. Le vendite nel 2016 hanno visto una crescita a doppia cifra, rivela Giovanni Sansone, responsabile acquisti ortofrutta del gruppo. “L’incidenza del reparto F&V sul giro di affari di Dimar è dell’8% a fine anno, e nel primo trimestre 2017 si è già attestata al 10%”. I segmenti che crescono di più sono il biologico e la quarta gamma, nel banco frigo sono presenti gli articoli ad alto contenuto di innovazione, con la creazione di nuovi segmenti commerciali per l’ortofrutta. Cresce anche l’interesse per i prodotti premium, a discapito del primo prezzo, che sta diminuendo. Anche la marca del distributore ha un ruolo di primo piano

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      Il nuovo format espositivo con sviluppo verticale e utilizzo di imballaggi in cartone ondulato

                      L’esposizione a punto vendita è un elemento chiave nella strategia di Dimar, gruppo distributivo associato a Selex che opera in Piemonte e Liguria, gestendo come rete diretta un centinaio di punti vendita di vari formati con una nuova e unica insegna Mercatò e Mercatò Local. Il gruppo ha sperimentato di recente, in collaborazione con il consorzio Bestack, un nuovo concept per il reparto frutta e verdura, con sviluppo verticale e utilizzo esclusivo di imballaggi in cartone ondulato (leggi qui).

                       

                      Nei supermercati oggetto del test le vendite sono cresciute fino al 10%. Sono aumentate anche la penetrazione e le referenze trattate, oltre al gradimento dei consumatori, che giudicano migliore la shopping experience. Abbiamo chiesto un commento sull’innovazione di questo concept a Giovanni Sansone, responsabile acquisti ortofrutta di Dimar, che ci ha anche parlato delle performance del reparto frutta e verdura.

                       

                      Come nasce la collaborazione con il consorzio Bestack?

                      Siamo aziende del settore che indirettamente si conoscevano da anni, inoltre Dimar ha sempre utilizzato imballaggi a perdere, non siamo infatti legati a nessun circuito canonico. Quello che ci ha mosso nella ricerca di un nuovo format espositivo per il reparto ortofrutta è stata la volontà di aumentare l’emozionalità e distinguerci dall’omologazione della grande distribuzione in primis, ma anche l’esigenza di aumentare gli spazi per esporre l’ortofrutta, studiando nuove strutture in grado di sfruttare maggiormente la verticalità. Il progetto è stato studiato in collaborazione con Agroter.

                       

                      Sansone alla 1ª edizione del nostro evento Fresh Retailer

                      Il nuovo format a sviluppo verticale sostanzialmente offre più spazio, a parità di superficie espositiva. Questo che vantaggi comporta?

                      Ci ha dato la possibilità di aumentare il numero di referenze trattate a punto vendita, ovvero esposte nel singolo giorno. In tutti i format oggetto di test, dal piccolo al grande, queste sono mediamente cresciute del 10-15%.

                       

                      E per quanto riguarda la segmentazione dell’offerta?

                      Anche questa è migliorata. Con il nuovo format espositivo si vede meglio la segmentazione commerciale nelle rispettive famiglie merceologiche.

                       

                      Qual è a suo avviso il vantaggio del cartone ondulato, rispetto ad altre tipologie di imballaggio?

                      Dal punto di vista dei costi, ormai non ci sono più grandi differenze fra circuiti canonici e circuiti a perdere, anche utilizzando cartone di qualità. Gli imballaggi RPC hanno, fra l’altro, costi di lavaggio e sanificazione. Il cartone offre importanti vantaggi in termini di sostenibilità: è infatti riciclabile al 100%, noi abbiamo dei compattatori nei nostri punti vendita che ci consentono di gestire in modo efficiente la raccolta differenziata. Inoltre il cartone consente di personalizzare maggiormente il prodotto e il brand, sfruttando la stampa sul packaging, giocando con le diverse cromie, per essere più distintivi.

                       

                      Innovazione e non omologazione trainano la crescita del reparto ortofrutta di Dimar

                      La non omologazione è una caratteristica del vostro reparto ortofrutta, dunque: qual è la sua incidenza sul giro d’affari del gruppo?

                      Non abbiamo ancora l’incidenza di altre insegne del gruppo Selex come Alì (14%) o  di insegna concorrenti come Interspar (12%), che sono tra le più virtuose, ma stiamo migliorando. Nel 2016 l’incidenza del reparto ortofrutta sul fatturato di Dimar si è attestata all’8%, al termine del primo trimestre 2017 siamo già a quota 10%. Naturalmente vanno considerati alcuni fattori come i mesi di inflazione e di mancanza di prodotto sui canali distributivi tradizionali rispetto alla grande distribuzione.

                       

                      Si possono individuare dei trend, nel reparto ortofrutta? Quali prodotti crescono?

                      Ci sono segmenti che crescono in modo significativo, in linea con i nuovi stili di vita. Il consumatore oggi richiede sempre più prodotti ad alto contenuto di servizio e salutistici. Biologico e quarta gamma sono quindi i due segmenti in forte sviluppo, così come tutto il confezionato in genere: tutto ciò che sta nel banco frigo ha un contenuto di innovazione altissimo. Inoltre c’è un’attenzione crescente per i prodotti esotici, per i quali la proposta dei fornitori è migliorata molto dal punto di vista della qualità e in particolare sul gusto. Cresce il segmento premium, a discapito del primo prezzo.

                       

                      E la Marca del Distributore che performance ha nel reparto ortofrutta?

                      Abbiamo ancora ottimi risultati sulla quarta gamma, dove peraltro avevamo già una quota superiore al mercato, ma anche i prodotti di prima gamma a marchio Natura Chiama Selex stanno performando bene. La MDD ci serve per evidenziare  meglio la segmentazione commerciale presente nei nostri assortimenti, la numerica di prodotti a marchio in assortimento è significativa, la più alta nel gruppo Selex. Naturalmente, anche tutti i brand di rilievo dell’ortofrutta  sono presenti sui nostri banchi.

                       

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