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                      “Sant’Orsola è in ripresa” Lo annuncia il presidente dell’assemblea dei soci

                      Ottimismo e fiducia nel futuro: sono queste le parole con cui si è conclusa oggi, al “PalaRotary” di Mezzocorona, l’assemblea generale ordinaria e straordinaria della Sant’Orsola, la Cooperativa leader in Italia nella produzione e commercializzazione di piccoli frutti, fragole e ciliegie tardive. Ad aprile sembrava dovesse chiudere per default ma il nuovo corso della cooperativa piccoli frutti Sant’Orsola nel giro di otto mesi è riuscito a tappare il buco da 3 milioni di euro e, addirittura, ad arrivare ad un attivo di 350 mila euro

                      Matteo Bortolini e Silvio BertoldiÈ stata un’assemblea molto partecipata quella di ieri da cui Sant’Orsola esce rafforzata: la nuova organizzazione sociale e societaria approvata a larga maggioranza costituisce la base per rilanciare la società. Il primo obiettivo, il pareggio di bilancio, è stato raggiunto e prontamento superato: il mese di settembre si è concluso con un utile apprezzabile certificato dagli organi competenti della Federazione Trentina della Cooperazione.
                      È lo stesso presidente della Cooperativa, Silvio Bertoldi, ad annuciare all’assemblea i progressi della Sant’Orsola. “Il versamento del saldo di fine anno, pari al 30% del liquidato totale al socio che solitamente si pagava dopo l’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea” riferisce il presidente “viene anticipato, nella misura del 15%, nel mese di dicembre”. Un impegno per la Cooperativa che permetterà al socio di lavorare con ritrovato entusiasmo e fare investimenti per il futuro. “Si tratta a tutti gli effetti di una situazione in forte controtendenza finanziaria rispetto al delicato momento che stanno attraversando le aziende in Italia” commenta soddisfatto il direttore della Cooperativa, Matteo Bortolini .“È un’iniezione di fiducia per i soci e per gli stakeholders della Cooperativa in generale, che possono guardare al futuro con rinnovato ottimismo e serenità”.

                      Il rafforzamento della Società passa anche attraverso le numerose modifiche allo statuto che sono state approvate. Vengono rafforzati i poteri della assemblea, da ora innanzi chiamata ad eleggere direttamente il presidente, cui consegue una forte responsabilizzazione del singolo socio. Cambiano anche le modalità di elezione dei consiglieri, fino ad oggi frutto di calcoli e formule matematiche. In futuro, ciascun membro del consiglio di amministrazione, sarà scelto in base alle capacità, all’esperienza e alla fiducia che saprà infondere nella compagine sociale. Tutti gli articoli dello statuto sono stati revisionati, con l’obiettivo di progettare una società che possa vantare un’organizzazione di tipo industriale, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato, rivolta all’internazionalizzazione ma con uno sguardo sempre attento alle esigenze espresse dai consumatori. “Una realtà che affonda le sue radici e la sua forza nella tradizione cooperativa e che conta sul lavoro di quasi 1.200 aziende agricole socie, la maggior parte delle quali di piccole dimensioni, a conduzione famigliare. Le aziende, sparse su tutto il territorio nazionale, trovano nella applicazione del principio mutualistico uno strumento di sviluppo che permette di raggiungere, uniti, obiettivi che non si potrebbero ottenere individualmente. Si parla di un sistema capace di creare un indotto economico che riversa e diffonde sul territorio una ricchezza che vale 35 – 38 milioni di euro” conclude il presidente della Cooperativa, Silvio Bertoldi.

                      SantOrsola