Dalla Redazione
Il leader europeo nelle esportazioni di frutta estiva ha iniziato alcuni giorni prima di Pasqua gli stacchi delle nettarine prodotte sotto serra, destinate agli importatori del nord Europa. L’anticipo è di venti giorni rispetto alla passata stagione, a causa del clima favorevole di dicembre. Il prodotto fuori serra arriverà invece non prima del 20/25 aprile, in ritardo rispetto alle previsioni per via delle notti rigide di febbraio. Quindi il vantaggio del prodotto fuori serra rispetto a quello fuori serra sarà di circa un mese. La qualità è ottima, sia come pezzatura che come colore e sapore, fanno sapere gli specialisti, tra cui la Van Dijk Foods Belgium. Tra i produttori c’è la Agromartin che dispone di 135 ettari sotto serra dedicati alla frutta a nocciolo, nettarine in particolare.
Abbiamo fatto il 30 marzo un giro a Veronamercato, strapieno di fragole del sud Italia, per vedere se c’era già qualche partita di nettarine spagnole. Ma niente, per ora c’è ancora il prodotto dell’emisfero sud. Come mai? “Non c’è fretta – fa sapere un operatore – fino a dieci anni fa c’era la corsa ad avere le primizie, costi quello che costi, oggi il mercato è cambiato: primo si dà la precedenza al made in Italy, secondo si sta più attenti alla stagionalità naturale dei frutti e terzo si guarda al portafoglio. Gli italiani non sono più disposti a spendere cifre elevate per mangiare un frutto fuori stagione, tanto più se piccolo e duro”. Come dire, il consumatore italiano è più razionale e con il portafoglio meno gonfio. Meglio aspettare allora un mese e godersi le pesche e nettarine in stagione.
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