L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Thailandia dell’ortofrutta: tra ambulanti, frutti inediti e top retailer

                      Dal 28 dicembre al 9 gennaio siamo stati in Thailandia, a Phuket e nelle isole limitrofe, dove abbiamo scoperto e apprezzato un trionfo di frutta esotica nei mercati ambulanti e nei chioschi sulla spiaggia, assaggiando sul posto prodotti inediti e mai visti prima. A Phuket, per una serata domestica di cucina all’italiana, abbiamo fatto la spesa in un supermercato Villa Market, catena nata a Bangkok circa 40 anni fa che oggi conta con 36 punti vendita tra la capitale, Phuket e le città di Nonthaburi, Hua Hin, Bang Lamung e Udon Thani. Spicca all’ingresso il reparto ortofrutta, curato e di impatto, con un assortimento ricco e profondo e una qualità elevata, che si rispecchia anche nei prezzi, piuttosto alti

                       

                       di Carlotta Benini

                       

                      Una bancarella di frutta nel mercato alimentare di Phi Phi Island (copyright: Fm)

                      La Pitaya Rossa l’avevamo scoperta qualche settimana prima della partenza in un supermercato Coop di Bologna (leggi qui): proveniva proprio dalla Thailandia, venduta sui banchi italiani a un prezzo di 14,99 euro al chilo. Questo frutto, che spicca per la buccia dal colore molto acceso, rosa fucsia, ha una polpa bianca simile a quella del kiwi per consistenza e per i piccoli semini neri che contiene: il sapore, invece, è dolce e delicato.

                       

                      Nel nostro inizio d’anno esotico (chi scrive ha trascorso le feste natalizie a Phuket e isole limitrofe) abbiamo avuto il piacere di gustare sul posto questo frutto straordinario, dalle preziose proprietà benefiche, che localmente viene chiamato dragon fruit. Si può gustare a colazione o in una pausa snack, presente nei ‘muesli mix’ di frutta, yogurt e cereali proposti nei menu di tutti i locali, e si trova facilmente sui banchi dei mercati e degli ambulanti. Costa mediamente 80 bath (2 euro) al chilo.

                       

                      La Pitaya localmente viene chiamata frutto del drago: su un banco a Kamala Beach (copyright: Fm)

                      Un altro frutto tropicale molto diffuso in Thailandia è la Guava, una specie di mela verde nell’aspetto, che al suo interno conserva una polpa bianca dalla consistenza burrosa, simile a quella di un melone o di una pera matura. Il sapore è dolce e aromatico, tipicamente esotico. Banane e bananito si trovano su tutti i banchi degli ambulanti, lungo le strade e anche in spiaggia, così come mango, ananas e mini angurie, ingredienti principe per degli ottimi “shake” di frutta frullata e ghiaccio. La papaya è un po’ meno diffusa rispetto agli altri frutti esotici sopracitati, ma anche questa si trova tra gli ambulanti locali, che oltre ai frutti interi propongono anche frutta tagliata e pulita confezionata in vaschette take away.

                       

                      Cocco fresco in spiaggia (copyright: Fm)

                      E poi c’è il cocco, che – abbiamo scoperto – è molto in voga anche nella sua versione “giovane”. Le noci di cocco verdi fresche vengono vendute per l’acqua che contengono, ottimo drink da spiaggia, dissetante e dalle proprietà antibatteriche e antimicrobiche. Il frutto giovane ha una polpa sottile, bianca e gelatinosa, che si mangia con il cucchiaio (fornito nei chioschi sulla spiaggia insieme al frutto) una volta terminato il “drink”. Il frutto più maturo invece, una volta bevuta l’acqua al suo interno, si spacca con qualche colpo di coltello (meglio affidarsi alle mani esperte dei venditori ambulanti) e si può consumare fresco, come quello di importazione che troviamo comunemente sui nostri banchi (ma ha una pellicola esterna bianca, non marrone) .

                       

                      Ad attirare la nostra attenzione nelle due settimane di soggiorno a Phuket, e poi a Koh Lanta e Phi Phi Island, sono stati due piccoli frutti dall’aspetto poco invitante, ma con una polpa sorprendentemente dolce e aromatica. Si tratta del mangostano e del rambutan, li abbiamo assaggiati in una bancarella al mercato settimanale di Kamala Beach, a Phuket. Il primo frutto sembra una grande nespola dalla buccia marrone-violacea, il frutto è simile a un aglio, a spicchi, dal vago sapore di pesca e litchi. Il secondo esternamente sembra un riccio rossastro; il suo frutto, sia esteticamente che nel sapore, ricorda il litchi.

                       

                      Mangostano e rambutan: due piccoli frutti dal sapore sorprendente (copyright: Fm)

                      Una piacevole scoperta, che abbiamo ritrovato solo in qualche altra bancarella ambulante. Non si trovano al supermercato, nemmeno nei punti vendita Villa Market, catena top thailandese presente sul territorio con 36 store tra Bangkok, Phuket, Nonthaburi, Hua Hin, Bang Lamung e Udon Thani. Siamo stati a fare la spesa nel punto vendita di Phuket, a Laguna, la zona commerciale e dei resort tra le più in dell’isola. Cena all’italiana: maccheroni all’amatriciana con pasta De Cecco, che abbiamo trovato sugli scaffali insieme ad altri prodotti italiani a un costo decisamente premium.

                       

                      Il reparto ortofrutta del punto vendita Villa Market alla Laguna di Phuket (copyright: Fm)

                      Villa Market è una catena fondata nel 1974 a Bangkok proprio con l’intento di introdurre in Thailandia prodotti alimentari provenienti da altri Paesi (Usa, Australia e Italia in testa). Colpisce per il suo reparto frutta e verdura, esteticamente molto curato, con un assortimento ricco e profondo, e con prodotti che sembrano di ottima qualità. Il prezzo, del resto, e piuttosto alto: basti pensare che la Pitaya, che dai venditori ambulanti costa 80 baht (2 euro) al chilo, qui costa 120 baht (3 euro) a frutto.

                       

                      Negli scaffali refrigerati c’è una ricca proposta di prodotti di quarta gamma e ad alto contenuto di servizio: frutta esotica tagliata e pronta al consumo, succhi ed estratti, ortaggi e insalate pronte al consumo, anche mix di ortaggi per zuppe thai. Colpisce l’informazione “hygienic” sugli scaffali dedicati a questi prodotti. Per il turista, effettivamente, questo è un valore molto importante: e non è immediatamente percepibile, se si dà uno sguardo alle cucine dei ristoranti, o ai banchi dei prodotti alimentari freschi, che tutto sembrano tranne che igienici e puliti.

                       

                      Gli scaffali della quarta gamma di Villa Market hanno un ricco assortimento (copyright: Fm)

                      Villa Market è una delle due catene più frequentate dagli espatriati che vivono in Thailandia, europei in primis. Il gruppo – si legge sul sito – importa oltre 2.500 prodotti da tutto il mondo per offrire ai propri clienti una vasta scelta di articoli di alta gamma. Mele, kiwi, uva e agrumi sono i prodotti di importazione più gettonati. Ma anche il prodotto locale viene valorizzato al meglio: la catena infatti ha una rete di fornitori selezionati in tutto il Paese e propone sui suoi banchi frutta, verdura, frutta esotica, ortaggi a foglia e frutta secca e disidratata di alta qualità.

                       

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