di Carlotta Benini
A volte le idee più efficaci, per la creazione di un brand, sono quelle che tornano a essere semplici, elementari, dirette. Come Verdura, il negozio di ortofrutta nato circa quattro anni fa a Bologna con un concept esclusivo: una boutique di frutta e ortaggi, ma con prezzi da mercato di quartiere. Complice l’insegna luminosa, che dona charme al nome e cattura l’attenzione, ma soprattutto un allestimento interno studiato per veicolare valori come il chilometro zero, la naturalità, la freschezza, oggi questo format originale è diventato una catena che conta al momento su quattro negozi. Il principale è quello di piazza Trento Trieste, alle porte del centro storico, poi ci sono anche il punto vendita di Castenaso (via Nasica 53) e di San Lazzaro (via Emilia 220) e l’ultimo inaugurato a marzo 2015 in via Santo Stefano, all’ombra delle Due Torri.
Il nome, a dirla tutta, si ispira a un artista contemporaneo, Fulco di Verdura, maestro di stile del Novecento, amico di Salvador Dalì e di Coco Chanel. Il concept, infatti, si rifà proprio a questa filosofia: frutta e verdura come gioielli, da valorizzare al meglio nel punto vendita.
Dietro a questa avventura commerciale ci sono personalità con biografie diverse, unite da un progetto comune: Giuseppe Seruti e Andrea De Francesco, con esperienza alla Meridiana, vendita al dettaglio di frutta e verdura, Antonio Lamma, medico, e la moglie Claudia Cenacchi, che non a caso ha un passato da antiquaria. È stata proprio lei a curare l’interior design di Verdura, in cui spiccano le cassette di legno, contemporanee e di tendenza.
Verdura è un negozio molto particolare, atipico anche per l’aspetto moderno e informale. Prima di tutto vende frutta e ortaggi, dove i prezzi sono estremamente concorrenziali, paragonabili a quelli di un mercato rionale. L’assortimento è notevole, e privilegia la stagionalità e il chilometro zero, con attenzione particolare ai piccoli produttori.
Oltre all’ortofrutta, fra gli scaffali si trovano anche pasta, prodotti da forno, salumi e formaggi, conserve e trasformati, succhi di frutta, birre artigianali e altre tipicità. Qualche prodotto must? I salumi della macelleria Lama di Reno di Marzabotto, i latticini del caseificio Case Bortolani, la farina Mulino Ferri e i prodotti Alce Nero.
A fare la differenza, oltre ai prezzi competitivi (circa la metà rispetto a quelli di alcuni supermercati), è proprio la presenza di piccole aziende alimentari, che danno valore aggiunto a questa esclusiva boutique ortofrutticola.
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