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                      VOG, campagna 2017/18 al via. Volumi in calo? “Il mercato torna in equilibrio”

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                      Con il 2016/2017 si chiude per il consorzio melicolo altoatesino un ciclo di tre difficili stagioni “post embargo”, caratterizzate da raccolti europei oltre i 12 milioni di tonnellate e da un mercato soffocato da un’abbondante offerta di prodotto. Per quest’anno, le stime del raccolto europeo parlano di appena 9,3 milioni di tonnellate. Secondo il direttore di VOG Gerhard Dichgans non si raggiungerà nemmeno questo volume, considerando anche  le intemperie e le grandinate a cavallo fra luglio e agosto. Ma dal punto di vista commerciale c’è ottimismo: “Con meno mele in Europa e un buon raccolto in Alto Adige, il mercato ritorna in equilibrio e i nostri produttori possono tirare il fiato”

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      La stagione melicola 2017-2018 di VOG è partita a Ferragosto con il raccolto delle Gala

                      Nell’autunno 2016 la stagione commerciale delle mele era stata inaugurata dal consorzio VOG con un ottimo raccolto sia a livello quantitativo che qualitativo, superando le 628 mila tonnellate di prodotto destinato al consumo fresco. La stagione, nel corso delle settimane, si era rivelata ancora una volta difficile e con le stesse criticità degli anni precedenti: l’aumento dell’export delle mele polacche in Europa a causa dell’embargo russo e l’instabilità politica e finanziaria dei paesi nordafricani.

                       

                      A inizio primavera, dopo alcuni mesi con un buon ritmo di destoccaggio, il mercato ha ripreso fiato e le quotazioni hanno registrato una forte impennata, supportate dalle notizie sempre più concrete sugli ingenti danni subiti dagli agricoltori in molti bacini di produzione melicola, a causa dalle gelate primaverili nel pieno della fioritura (leggi qui).

                       

                      Le stime del raccolto europeo 2017, rese note il 10 agosto in occasione di Prognosfruit a Lleida (leggi qui), parlano di una produzione di 9,3 milioni di tonnellate. Secondo il direttore di VOG Gerhard Dichgans questo volume non sarà raggiunto: Le perdite causate dal gelo primaverile sono enormi. In aggiunta, in queste ultime settimane, intemperie e grandinate hanno acuito i danni già gravi, e questo vale purtroppo anche per l’Alto Adige”.

                       

                      “Nel nostro gruppo, a fine luglio avevamo stimato il raccolto di mele da tavola in 570 mila tonnellate, un -10% in confronto alla stagione precedente. – continua Dichgans – Causa le grandinate della prima settimana di agosto, dobbiamo correggere di la stima di un -70 mila tonnellate, per arrivare a 500 mila tonnellate, -20% sul raccolto 2016”.

                       

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                      Gerhard Dichgans, direttore generale di VOG

                      Il minore raccolto a livello del gruppo, si traduce in un segno negativo per tutte le varietà classiche: Gala, Red Delicious e Morgenduft si dovrebbero attestare su un -15%, le Granny a un – 10%. Più colpiti il raccolti di Golden Delicious, stimato a -35%, e Braeburn a -25%. Fa eccezione la Fuji, che eguaglia il – seppur debole – raccolto 2016. Per le mele cub, il consorzio prevede un raccolto sostanzialmente in linea con l’annata precedente. Pink Lady e Jazz sono stimate a -10%, mentre Kanzi e Envy, grazie ai nuovi impianti messi a dimora negli anni precedenti, eguaglieranno i volumi del 2016.

                       

                      “Il raccolto delle Gala è iniziato con il weekend di Ferragosto, con le prime spedizioni di prodotto programmate per la terza settimana del mese – prosegue il direttore di VOG – Siamo ora a circa un terzo del raccolto. Le temperature degli ultimi giorni sono finalmente scese, e le notti più fresche hanno garantito una buona colorazione dei frutti. È ancora presto per tirare le somme, quello che conta ora è raccogliere le mele con il giusto grado di maturazione e entro la finestra di raccolta indicata dai tecnici. È la qualità interna dei frutti che conta, e che garantisce la conservabilità e la shelf life che i nostri clienti richiedono. Purtroppo, è da segnalare anche una nota dolente: mancano i calibri grossi, preferiti dal mercato italiano e spagnolo”.

                       

                      Il mercato di agosto parte con una certa tranquillità, ma sarà in autunno, a raccolto terminato, che gli operatori si renderanno conto dei veri numeri del raccolto 2017, specialmente nei due mercati più importanti per il consorzio, Italia e Germania, dove mancheranno le due varietà di riferimento: rispettivamente, le Golden e le Jonagold. “Ovviamente questo si ripercuoterà nella seconda parte della stagione sulle quotazioni delle mele, già in fermento da diversi mesi”.

                       

                      “I produttori colpiti dalle gelate primaverili e dalle grandinate di questa estate non potranno vedere note positive in questa nuova campagna melicola – conclude Gerhard Dichgans – Ma il fattore essenziale è questo: il mercato ritorna in equilibrio e, in questo senso, i nostri produttori possono tirare il fiato”.

                       

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