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                      “Fidi facili” Carige: indagati i fratelli Raffaella e Antonio Orsero

                      omaggio - fratelli orsero per bottino -

                      La guardia di finanza ha perquisito le sedi di Savona e Vado Ligure del gruppo Orsero nell’ambito dell’inchiesta sui presunti fidi facili concessi da Banca Carige, ai tempi della presidenza di Giovanni Berneschi, a imprenditori ‘amici’. Indagati con l’accusa di riciclaggio quattro membri della famiglia Orsero, tra cui i fratelli Antonio e Raffaella. Secondo la procura di Genova, il gruppo Orsero avrebbe ottenuto indebitamente 91 milioni di euro di finanziamenti. Trovati e sequestrati a casa di Raffaella Orsero 630 mila euro in contanti. Dopo tre giorni di bufera mediatica, il GF Group fa chiarezza: “Nessuna indagine per riciclaggio, né per corruzione o presunte “tangenti” sussiste nei confronti della dottoressa Orsero”

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      omaggio - fratelli orsero per bottino -

                      Raffaella e Antonio Orsero, oggi alla guida dell’azienda leader nell’import-export di ortofrutta

                      Continua la bufera sulla famiglia Orsero, una delle maggiori società italiane nel settore dell’import-export di frutta. Dopo l’arresto di Antonio Orsero, accusato di molestie sessuali nei confronti di una domestica e poi rilasciato, anche la Finanza con le sue indagini si è abbattuta sulla nota famiglia di imprenditori liguri. Il 28 settembre scorso, all’alba dello stesso giorno in cui Antonio Orsero veniva portato al Palazzo di Giustizia di Savona per essere interrogato sulla vicenda della presunta violenza sessuale ai danni della ex badante della madre, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Genova hanno effettuato a Savona, Vado Ligure in altre località della riviera perquisizioni nei confronti dello stesso Orsero e della sorella Raffaella, presidente del consiglio di amministrazione di GF Group, la società di import-export della famiglia.

                       

                      I due fratelli sono indagati dalla procura di Genova in relazione a fidi e finanziamenti ottenuti da Banca Carige e dalla controllata Carisa, per 91 milioni di euro. Secondo gli ispettori di Bankitalia, si trattava di finanziamenti che non sarebbero dovuti essere concessi a causa della pesante situazione debitoria della stessa società. La procura di Genova dopo aver sviluppato i primi filoni sulla truffa e sulla fiduciaria di Banca Carige, ha ora imboccato il filone appunto dei fidi “facili”.
                      Va ricordato – riporta un articolo su La Repubblica di Genova – che Raffaella Orsero faceva parte del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Savona negli stessi periodi in cui la banca concedeva alla sua società mutui e finanziamenti. Un aspetto che è sicuramente preso in considerazione dalle indagini. In casa della Orsero sono stati trovati e sequestrati 630 mila euro in contanti.

                       

                      Dopo tre giorni di bufera mediatica, il GF Group ha sottolineato l’assoluta infondatezza delle informazioni riguardanti la figura di Raffaella Orsero. “In relazione alle notizie reiteratamente diffuse dalla stampa in questi giorni riguardanti la famiglia Orsero e in considerazione delle gravi inesattezze e del notevole nocumento che esse possono provocare per l’azienda e per i suoi oltre 2 mila dipendenti, – si legge nella nota, riportata da Savona News – si ritiene doveroso precisare che nessuna indagine per riciclaggio, né per corruzione o presunte “tangenti” sussiste nei confronti della dottoressa Orsero, attuale presidente del consiglio di amministrazione”.

                       

                      “Il Pubblico Ministero – continua la nota – ipotizza infatti, a carico di Raffaella, Antonio, Anna Chiara e del loro zio Gianni Orsero un’ipotesi di truffa o, in alternativa, di appropriazione indebita nei confronti di Banca CARIGE in occasione dell’operazione di leveraged buy out posta in essere nel 2008 e finanziata dalla stessa Banca CARIGE al fine di rilevare la partecipazione di alcuni ex soci della Società (Gianni e Luciano Orsero). Tra l’altro, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, in tale operazione i soci prestarono tutte le garanzie d’uso tipiche per tali operazioni. La dottoressa Orsero respinge decisamente l’accusa ribadendo l’assoluta correttezza e liceità dell’operazione compiuta, osservando, comunque, che visto il tempo trascorso, il reato di cui sopra sarebbe in ogni caso già prescritto, a prescindere da qualunque fondatezza dell’ipotesi oggetto di indagine, essendo trascorsi oltre otto anni da quando i fatti ipotizzati furono commessi”.

                       

                      Di una possibile ipotesi di riciclaggio è indagato Luciano Orsero, uscito dalla compagine societaria nel 2008. Ma il GF Group ribadisce l’assoluta estraneità dell’azienda da ogni ipotesi di reato o di truffa. Precisa altresì che “Il Gruppo Orsero, dopo il risanamento dei suoi conti avvenuto nel 2015, e forte dei risultati attuali e prospettici, ha intrapreso un ambizioso programma di crescita e sviluppo che impegna tutta l’azienda e i suoi lavoratori”.

                       

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