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                      Fruttital, conti in rosso, Deloitte non certifica il bilancio

                      Banane e Ananas Orsero
                      Per la famiglia Orsero il copione si ripete: i revisori dei conti di Deloitte & Touche non hanno certificato il bilancio della società attiva nell’importazione e nella distribuzione di prodotti ortofrutticoli, Fruttital Srl, dopo che già l’anno scorso avevano bocciato i conti della capogruppo GF Group, che ha un indebitamento di quasi 300 milioni di euro

                       

                      F.lli Orsero GF GroupIl problema resta sempre lo stesso, vale a dire le incertezze legate alla rinegoziazione con gli istituti di credito del debito di GF Group (295 milioni il dato complessivo e 255 milioni l’esposizione verso le banche) e alla connessa manovra finanziaria. Il bilancio 2013 della Fruttital si è chiuso con una perdita di esercizio di 8,81 milioni, in peggioramento rispetto a quella di 3,76 milioni del 2012, a fronte di ricavi scesi da 260 a 244 milioni. La relazione sulla gestione, firmata dal presidente e a.d. Raffaella Orsero – sorella di Antonio, che guida invece GF Group – spiega che, nel 2013, lo stabilimento della Fruttital di Albenga ha fatto registrare una contrazione delle vendite del 10% rispetto al 2012.

                       

                      Da ricordare che, all’inizio del 2014, l’attività di distribuzione e commercializzazione è stata spostata a Verona, con il risultato che una sessantina di lavoratori liguri sono finiti in cassa integrazione. “Questo nuovo assetto logistico – spiega Orsero nella relazione – sta facendo realizzare alla società un risparmio atteso, relativamente ai costi di struttura, in linea con il budget, anche se dal lato dei ricavi siamo ancora in fase discendente rispetto all’esercizio 2013 in termini di volumi e importi”. La presidentessa della Fruttital evidenzia poi “l’esistenza di significativi elementi di incertezza riconducibili alle difficoltà economiche e finanziarie del gruppo”, anche perché, sebbene i contatti con le banche sulla ristrutturazione del debito “si siano intensificati nei primi mesi del 2014”, non è ancora stato raggiunto alcun accordo.

                       

                      Tuttavia, aggiunge Orsero, “si ritiene vi sia la ragionevole aspettativa che le incertezze siano superabili e che la manovra industriale e finanziaria possa garantire alla società le risorse adeguate”. La relazione del collegio sindacale della Fruttital fa sapere che le banche finanziatrici hanno domandato che i soci, e dunque in primis i due fratelli di Pietra Ligure, aprano il portafogli e “provvedano in misura significativa alla ricapitalizzazione della capogruppo”. Un’eventualità già approvata dalla “quasi totalità” degli azionisti della GF nel corso dell’assemblea di maggio.

                       

                      Ma Deloitte & Touche la pensa diversamente. Innanzi tutto, i revisori dei conti sottolineano come la Fruttital presenti crediti netti pari a circa 21,7 milioni verso la controllante al 100% Gf Group. È anche per questo motivo che Deloitte ritiene che le incertezze legate all’esito delle trattative del gruppo con le banche e alla manovra finanziaria, “in merito alle quali non sono allo stato disponibili evidenze”, gettino troppe ombre sul presupposto di continuità aziendale, fondamentale per dare l’ok ai conti.

                       

                      Da qui la conclusione: “Non siamo in grado di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio della Fruttital al 31 dicembre 2013”. Un nuovo pugno nello stomaco per gli Orsero, per i quali prosegue la fase di difficoltà più o meno coincisa con il declino e l’uscita del presidente Giovanni Berneschi da Carige, istituto che in passato aveva finanziato abbondantemente i fratelli di Pietra Ligure.

                       

                      Fonte: themeditelegraph.com