L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      La GDO statunitense sta cambiando: un nuovo giocatore è alle porte

                      Le abitudini di consumo degli americani sono cambiate drasticamente negli ultimi 50 anni, ed insieme ad esse anche la grande distribuzione organizzata. Ed un nuovo cambiamento è alle porte. E’ una storia che va raccontata in tre parti: dalla fondazione di Whole Foods Market per mano di John Mackey nel 1978 alla recessione di Wal-Mart nel 1996, all’arrivo sulla scena di una nuova company…

                      di Irene Pasquetto

                      grande distribuzione stati uniti futuro

                      Qual è il futuro della grande distribuzione negli Stati Uniti?

                      Nel 1976  il texano John Mackey  decide che è giunto il momento per gli americani di riconciliarsi con uno stile di vita e alimentare sano: bisogna investire in un modello di gestione della grande distribuzione sostenibile, sotto tutti i punti di vista. Mackey lancia così la sfida alle corporates e fonda quella che è poi diventare la catena per eccellenza di cibo biologico negli Stati Uniti: Whole Foods Market. Da quel momento la quota di mercato del cibo organic inzia a crescere per una media del +17% all’anno.

                      Nel 1996 i manager di Wal-Mart si accorgono che qualcosa non sta andando per il verso giusto: il fatturato continua a crescere, ma sta rallentando. Nel corso del quarto trimestre del 1995, la società ha registrato una crescita del fatturato del 12,2%, non male, se non fosse che si tratta della crescita più lenta che la società abbia mai registrato nel corso degli ultimi 10 anni. I manager iniziano quindi a pensare ad un modo per attirare più consumatori, fio a che qualcuno ha proposto: i generi alimentari non potevano più essere il core business. Anzi, il food sarebbe diventato solo una scusa per fare entrare la gente nel supermercato, ma il fatturato si sarebbe fatto vendendo ogni altro bene possibile. Già che erano lì, avrebbero comprato. In questo modo Wal-Mart avrebbe potuto abbassare e di molto i prezzi dei generi alimentari. L’idea funzionò, e oggi Wal-Mart possiede il 25% della quota di mercato totale di grocery negli Stati Uniti.

                      Nel corso degli anni, altre realtà si sono unite ai giochi. E’ il caso di Target, che ha seguito il modello Wal-Mart, o di Trader Joe’s sulla scia di Whole Foods.

                      Ma c’è una nuova company che potrebbe cambiare per sempre l’apparentemente consolidato sistema di distribuzione americano. Si tratta di Amazon, che come avevamo già annunciato, si sta lanciando nel business della spesa a domicilio, su internet. Con la forza che si ritrova, sia in termini di capitale che di immagine, Amazon potrebbe essere in grado di direzionare le abitudini di consumo di milioni di americani, per sempre. Non si tratta di fantascienza, ma di un tema caldo del quale si parla quasi ogni giorno sulla pagine finanziarie statunitensi.

                      Della strategia di Amazon e di come il gigante del Web potrebbe spodestare i giganti della GDO tradizionale americana se ne parlerà in modo approfondito sul prossimo numero cartaceo di Fruitbook Magazine. Richiedi ora la tua copia!