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                      Patto tra Coldiretti e Conad per accorciare la filiera di pesche e nettarine

                      pesche
                      Il progetto “Scendipianta” di Fai è stato presentato ad Expo, e punta a ridurre gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita. La volontà è di estendere il progetto anche ad altre specie ortofrutticole

                       

                      pescheAumenta il consumo di frutta e verdura da parte degli italiani, con una spesa media mensile che, secondo Coldiretti, rappresenta il 23% del totale del budget alimentare per un importo di 99,5 euro a famiglia. Tuttavia anche i prezzi della frutta si moltiplicano fino al 500%, a causa dei numerosi intermediari della filiera: dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro alle susine, all’uva da tavola che si trova in vendita a 2,50 euro rispetto agli 80 centesimi incassati dal coltivatore. Una soluzione ha provato a individuarla Coldiretti, presentandola nei giorni scorsi ad Expo: l’associazione ha avviato il progetto “Scendipianta” di Fai, “Firmato dagli agricoltori italiani”, «che accorcia la filiera – ha spiegato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo – riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita».

                       

                      Un progetto che ha trovato l’interesse della catena commerciale Conad (nel dettaglio, di Nordiconad) e con cui è iniziata una sperimentazione su vari punti vendita con pesche e nettarine. La volontà è di estendere il progetto anche ad altre specie ortofrutticole. «Si tratta – ha aggiunto Moncalvo – di un programma dove i nostri produttori consegnano la merce con standard qualitativi definiti, in un packaging predeterminato e al punto vendita Conad che s’incarica di commercializzarlo. In questo modo si saltano alcuni passaggi intermedi, si consegna un prodotto qualitativamente superiore e sia il produttore che il consumatore ne traggono un piccolo vantaggio economico».