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                      Albisole: la scommessa vincente di Agricola Guidi. Apre il maxi magazzino

                      Taglio del nastro a Carpinello di Forlì per il maxi magazzino di 15.600 mq dell’azienda romagnola, che con il brand Albisole è diventata negli ultimi anni top player a livello nazionale delle albicocche. Tra fine maggio e metà giugno torna sul mercato con tre brand: oltre ad Albisole (16 varietà top di gamma, dedicate alla Gdo), ci sono le albicocche a buccia rossa Rubysole (9 varietà) e le Premium per i mercati ortofrutticoli e la vendita al dettaglio. Entro il 2021 Agricola Guidi avrà 430 ettari a dimora, per una produzione stagionale di 160 milioni di albicocche (100 mila quintali)

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                       

                      Agricola Guidi ha scommesso sulle albicocche diventando leader di mercato con il brand Albisole

                      Tre brand, per valorizzare il prodotto a seconda dei canali di commercializzazione, un nuovo magazzino fra i più grandi d’Europa dedicati alla lavorazione e al confezionamento di questo frutto e un obiettivo ambizioso: ricoprire entro il 2021 il 4% della produzione nazionale di albicocche, per un volume stimato di 160 milioni di frutti a stagione.

                       

                      È stato inaugurato sabato 20 maggio a Carpinello di Forlì il nuovo stabilimento di Agricola Guidi, azienda nata nel 1968 in Romagna, a Roncofreddo (Fc), con una specializzazione nel settore avicolo, che negli ultimi cinque anni, con il marchio Albisole, è diventata un player di riferimento a livello nazionale nella produzione di albicocche. Nel 2016 il gruppo ha registrato un fatturato complessivo di 56 milioni di euro, in aumento del 6%.

                       

                      Il nuovo magazzino di 15.600 mq di Agricola Guidi a Forlì

                      Il maxi magazzino di 15.600 metri quadri è dotato di tecnologie all’avanguardia e di un impianto fotovoltaico in grado di produrre 1 milione 250 mila kilowatt all’anno, il doppio del fabbisogno energetico interno, rendendo così totalmente autosufficiente e sostenibile la struttura. Al suo interno lavorano attualmente 60 addetti, impegnati nelle attività di stoccaggio, lavorazione, confezionamento e spedizione degli oltre 40 mila quintali di albicocche prodotti nei 350 ettari del gruppo presenti in Romagna. È stato realizzato grazie a un investimento complessivo di 11 milioni di euro.

                       

                      “Siamo un’azienda a conduzione familiare, arrivata alla quarta generazione con l’ingresso dei miei nipoti – ha esordito con orgoglio e con un po’ di commozione il cav. Giancarlo Guidi, patron del gruppo, di fronte al folto pubblico presente alla cerimonia di inaugurazione, fra cui c’erano anche numerose autorità e personalità di spicco del tessuto imprenditoriale locale e nazionale – Perché questo investimento? Perché crediamo fortemente nel settore ortofrutticolo e siamo convinti che si possano compiere gli stessi passi da gigante fatti negli ultimi 30 anni da quello avicolo. E poi ci siamo ‘innamorati’ delle albicocche, tanto da decidere di puntare tutto sul frutto, più difficile da produrre, ma con le maggiori prospettive di mercato”.

                       

                      La famiglia Guidi, quattro generazioni: al centro il patron Giancarlo Guidi

                      Il progetto del nuovo stabilimento Albisole è stato concepito a partire dal 2008.“In Italia non esisteva un’azienda capace di fare massa critica sulle albicocche e di rispondere alle richieste in aumento della grande distribuzione. – ha sottolineato Roberto Guidi, figlio di Giancarlo, a capo dell’azienda insieme al padre – Così abbiamo deciso di farlo noi, creando un marchio specifico per questo frutto, cosa che prima non si era mai vista”. Eliminando progressivamente le produzioni di pesche, nettarine, ciliegie e uva, oggi l’azienda si è trasformata in una realtà monoprodotto nella divisione ortofrutta. Questo ad eccezione di una piccola produzione di kaki e fave primaverili, che rappresentano tuttavia una percentuale più che marginale.

                       

                      “Il vantaggio del nuovo investimento, oltre al risparmio dei costi, sta nella possibilità di raccogliere i frutti al momento giusto, e di confezionarli direttamente, senza mai interrompere la catena del freddo. – ha specificato Giancarlo Guidi – Il prodotto viene raccolto, portato in magazzino, confezionato e dopo 24 ore è già nei punti vendita”.

                       

                      Da sinistra Roberto  e Giancarlo Guidi e il responsabile commerciale Patrick Caseley (copyright: Fm)

                      Entro il 2021 il gruppo prevede nuove assunzioni, portando così a 90 il numero di addetti dello stabilimento. La superficie coltivata passerà da 350 a 430 ettari. Il fatturato della divisione Ortofrutta aumenterà così da 7 a 15-20 milioni di euro.Nelle ultime campagne abbiamo raggiunto un picco massimo di 970 quintali di albicocche raccolte al giorno: nel complesso, si parla quindi di 64 milioni di albicocche raccolte nell’arco dell’intera stagione produttiva. – ha concluso il patron dell’azienda nel suo intervento pubblico – Con il piano quadriennale di sviluppo su questo frutto puntiamo ad arrivare a 160 milioni di albicocche prodotte da maggio a settembre (100 mila quintali)”.

                       

                      Le albicocche del gruppo Guidi sono commercializzate per l’80% nella grande distribuzione e per il 20% nei mercati all’ingrosso, nei punti vendita al dettaglio e nella piccola e media distribuzione.

                       

                      I brand che contraddistinguono il prodotto sono tre. Albisole è quello dedicato alla Gdo, comprende 16 varietà selezionate e di alta gamma, con le migliori caratteristiche organolettiche e visive. “Serviamo quasi tutte le insegne della Gdo italiana, saremo sui banchi fra fine maggio e i primi di giugno – ha sottolineato Roberto Guidi – Il nostro brand è stato apprezzato fin da subito dai retailer per le caratteristiche immutate del prodotto, che presenta sempre la stessa, elevata qualità, lo stesso grado di maturazione, lo stesso packaging. Caratteristiche che hanno generato fin da subito anche ampia fiducia da parte del consumatore”.

                       

                      Rubysole è il marchio che contraddistingue 9 varietà a buccia rossa, particolarmente dolci e aromatiche. Saranno in commercio a partire dal 5-6 giugno. Infine c’è il marchio Premium, dedicato ai mercati ortofrutticoli, ai piccoli supermercati e ai punti vendita al dettaglio. Dal punto di vista qualitativo le caratteristiche organolettiche sono eccellenti per tutti e tre i brand. Le 25 varietà attualmente in commercio sono messe a punto in collaborazione con società di breeding francesi.

                       

                      Il convegno di inaugurazione del nuovo stabuilimento (ph. Giorgio Sabatini)

                      “L’export? Al momento abbiamo una piccola quota del 5%, perlopiù in Francia e Germania – ha rivelato Roberto Guidi – La nostra produzione non è sufficiente a coprire la domanda nazionale. Ma quando saremo a regime con i 430 ettari di albicocco potremo aggredire anche i mercati del Nord Europa”.

                       

                      Le altre sfide future per Agricola Guidi? “Ampliare il calendario di commercializzazione – ha concluso il figlio del patron – Stiamo testando una nuova varietà di albicocca rossa tardiva in raccolta fino a ottobre. Inoltre i nostri i processi produttivi sono orientati al benessere e alla massima sostenibilità ambientale: produciamo con il metodo della lotta integrata, con l’obiettivo di arrivare nei prossimi anni a un’albicocca a residuo zero”.

                       

                      All’interno dello stabilimento di Carpinello a Forlì, nelle prossime settimane sarà inaugurato l’Emporio Guidi, il primo punto vendita diretto dove sarà possibile trovare tutti i prodotti del gruppo.

                       

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