dalla Redazione
Costruire valore lungo tutta la filiera dell’ortofrutta: questo il leitmotiv dell’evento “Business Event for Expert” tenutosi a Fiumicino lo scorso 6 settembre e organizzato da Vegetable Seeds di Bayer. L’evento – che ha riunito oltre 150 ospiti tra aziende del settore agricolo e rappresentanti della grande distribuzione – ha rappresentato un’occasione per dare risposte alle domande che oggi sono in molti a farsi nel mondo dell’ortofrutta: cosa ci aspetta nel futuro della produzione e in quello distributivo? Come cambiano i consumi e quali possono essere le opportunità di business?
Ad approfondire le ragioni che hanno spinto una realtà importante nel mondo delle sementi come Vegetable Seeds di Bayer – parte del gruppo Bayer e proprietaria del marchio Nunhems – a dedicare ai produttori un evento di questo tipo, è Stefano Carducci, country sales manager Italy di Bayer per la divisione Vegetable Seeds. “Non vogliamo essere un semplice fornitore di sementi, – spiega – ma vogliamo dare ai nostri clienti un valore aggiunto e diventare per loro e per il loro business un vero e proprio partner”. Si tratta quindi di trasformare il rapporto tra cliente e fornitore in una concreta “partnership”, partendo dal presupposto che il fornitore sia il vero “motore” dell’intera filiera.
Che la collaborazione sia la chiave del successo per Vegetable Seeds di Bayer lo dimostra anche l’intervento di Carin Stroeken, produce chain manager di Vegetable Seeds di Bayer, che ha presentato degli esempi concreti di come sia possibile creare valore lungo tutta la filiera dell’ortofrutta, anche grazie a progetti promossi in prima persona dall’azienda stessa: “Per noi di Vegetable Seeds di Bayer – spiega – il produttore deve essere sempre al centro. Solo collaborando tutti assieme possiamo costruire valore nell’intera filiera dell’ortofrutta”.
Dalle statistiche agli esperti infatti, il messaggio è chiaro: per creare un business vincente oggi è necessario distinguersi puntando su qualità e gusto. E tutta la filiera deve concorrere a questo, anche alla luce delle nuove tendenze dei consumi alimentari che vedono la prevalenza assoluta del fattore “gusto”, come dimostrano le statistiche presentate dal prof. Roberto Della Casa, managing director di Agroter e commentate dai responsabili ortofrutta della Gdo presenti all’evento (leggi qui).
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