L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Ortofrutta, consumi a 303 grammi nel 2014. Erano 361 nel 2000. Cosa accadrà nel 2022?

                      Consumi frutta
                      Nella giornata studio organizzata il 3 dicembre da Mark Up a Milano, nella sede del Sole 24 Ore, sono stati rilasciati alcuni dati interessanti. È emerso ad esempio che in Italia il consumo pro capite giornaliero di ortofrutta è sceso dai 361 grammi del 2000 ai 303 grammi del 2014. Vale a dire un calo del 16 per cento. Cosa succederà nel 2022? Se proseguirà questo trend – e non c’è nulla allo stato attuale che faccia pensare a un cambio di direzione – il consumo scenderà a 277 grammi, con conseguenze disastrose per la salute dei consumatori e la spesa sanitaria nazionale

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Consumi fruttaLa giornata studio organizzata da Mark Up a Milano ha provato a tradurre in numeri le conseguenze della riduzione dei consumi ortofrutticoli. Secondo il Monitor Ortofrutta di Agroter, nel 2000 gli italiani consumavano 361 grammi di ortofrutta pro capite al giorno, equivalenti a due mele di medio-piccolo calibro. Quattordici anni dopo questo valore è sceso a 303 grammi, vale a dire il 16 per cento in meno. Cosa succederà nel 2022 se il trend proseguirà? Il consumo pro capite arriverà a 277 grammi, il 23 per cento in meno rispetto al 2000.

                       

                      Francesco Pugliese, patron di Conad, presente sul palco e interpellato sull’argomento, ha risposto: “Questo non succederà in Conad, da molti anni ormai l’ortofrutta è il biglietto da visita dei nostri supermercati, lo strumento per differenziare la nostra offerta da quella delle altre catene distributive. Abbiamo sposato la campagna dei 5 colori del benessere di Unaproa e quella Nucis per la frutta secca, con risultati significativi. Nel caso di Nucis, abbiamo registrato negli ultimi 5 anni una crescita media delle vendite di frutta secca del 15 per cento anno su anno. Nel 2015 – ha aggiunto – partirà una campagna di comunicazione che avrà proprio per protagonista l’ortofrutta“.

                       

                      Pugliese alla platea: “Non fate l’errore di far passare l’ortofrutta per un medicinale”

                       

                      Gli esperti di Agroter sono andati a quantificare le conseguenze della riduzione dei consumi di ortofrutta e i dati non possono che essere allarmanti: se il calo dei consumi negli ultimi 15 anni non fosse accaduto si sarebbero potuti risparmiare, secondo una stima prudenziale, ben 3,4 miliardi di euro in termini di spesa sanitaria oltre a prevenire 52 mila potenziali decessi da patologie cardiovascolari. Se tornassimo ai consumi del 2000, sempre secondo i dati elaborati da Agroter, nei prossimi 8 anni il risparmio per la spesa sanitaria nazionale per le sole patologie cardiovascolari sarebbe quantificabile in 3,3 miliardi di euro.  Negli Stati Uniti lo hanno capito da un po’, con Michelle Obama prima testimonial del mangiar sano. In Italia invece la politica continua a latitare. Il ministro delle Politiche agricole Martina ha mancato l’evento di Milano, preferendo il Wine2Wine che veniva presentato a Verona, anche se, a dire la verità, forse sarebbe stata più opportuna la presenza del ministro della Salute Lorenzin.

                       

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