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                      Deloitte: 4 catene italiane tra i 250 top retailer mondiali. Sul podio Usa e Germania

                      IMAGE DISTRIBUTED FOR WALMART - Customers leave happy from a Walmart store in Bentonville, AR, with their Black Friday items on Thursday, Nov. 24, 2016. This year, Walmart stocked its digital and physical aisles with more than 1.5 million televisions, nearly two million tablets and computers and three million video games. (Gunnar Rathbun/AP Images for Walmart)

                      Anche quest’anno il report annuale di Deloitte sui leader mondiali della Gdo decreta il trionfo delle catene americane (fisiche e online) e tedesche, con Amazon che scala posizione dopo posizione e Walmart che detiene il podio assoluto. Lidl – Schwarz Group è a un soffio dei 100 miliardi di dollari di fatturato, valore che certamente avrà superato nel 2017 dati i suoi tassi di crescita. I francesi scivolano sempre più in basso, mentre i retailer italiani conquistano le loro (timide) posizioni: Coop al 72.mo posto, Conad al 78.mo, Esselunga al 131.mo e il discounter Eurospin al 187.mo. A livello globale il fatturato dei 250 più grandi retailer ha raggiunto nell’esercizio fiscale 2016 i 4.400 miliardi di dollari, con una crescita composita del 4,1% rispetto all’anno precedente

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Walmart si conferma il top retailer mondiale per Deloitte (credits: Gunnar Rathbun/AP Images for Walmart)

                      Sono quattro i gruppi italiani della grande distribuzione presenti nella classifica dei 250 big del settore, redatta dallo studio di Deloitte, ‘Global Powers of Retailing 2018’. Coop Italia è la più avanti tra le connazionali, al 72.mo posto, scalando quattro posizioni dalla classifica precedente con un fatturato di 13 miliardi di dollari nel 2016 e una crescita media annua composta – definita tecnicamente Cagr – dal 2011 al 2016 dello 0,3 per cento. Meglio Conad con 12,3 miliardi e un +3,1 per cento di Cagr, ma rimane in 78.ma posizione. Esselunga, con 7,6 miliardi di giro d’affari, scende di sei posti nella classifica di Deloitte (è al 131.mo posto) mentre Eurospin con 5,1 miliardi di dollari e 1.000 punti vendita ne guadagna una e si attesta alla posizione 177.

                       

                      Nel complesso la Gdo italiana nell’esercizio fiscale 2016 è cresciuta dello 0,9 per cento, trainata principalmente dai volumi, con un ritmo inferiore rispetto al +3,4 per cento del 2015 e al +4,1 per cento che è la crescita media dei 250 top retailer che sono andati sotto la lente di Deloitte. “In termini di redditività, da analisi comparative effettuate da Deloitte – afferma Dario Righetti, partner di Deloitte e responsabile Consumer & Industrial Products – si conferma, per la Gdo italiana, una sostanziale tenuta del margine commerciale, peraltro superiore a quello registrato da un campione internazionale. Nonostante questo positivo risultato, la Gdo italiana registra un margine operativo quasi dimezzato rispetto al campione internazionale, per effetto di minori sinergie e maggiori costi di trasporti ed energia rispetto al campione internazionale”.

                       

                      Quattro le catene italiane fra i big mondiali: Coop, Conad, Esselunga ed Eurospin

                      A livello globale il fatturato dei 250 più grandi retailer mondiali ha raggiunto nell’esercizio fiscale 2016 i 4.400 miliardi di dollari, con una crescita composita del 4,1% dal precedente esercizio fiscale. Nella lotta al vertice Walmart rimane saldamente in testa ai Top 250 con 485 miliardi di ricavi, ma con crescita media annuale 2011/16 dell’1,4%, poco significativa.  A seguire posizioni invariate per le americane Costco e Kroger, la tedesca Lidl – Schwarz Group e ancora la statunitense Walgreens. In sesta posizione, e con un balzo di 4 gradini,  il fenomeno Amazon, il più grande e-retailer al mondo, che con 96,4 miliardi di dollari (+19,4%) straccia gli inglesi di Tesco (72,4 miliardi) , il discounter tedesco Aldi (84,9 miliardi) e i francesi di Carrefour (84,8 miliardi).

                       

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