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                      Gen-feb 2017: +4% i consumi di frutta e verdura. Boom per zucchine e kiwi

                      Certamente quest’anno non è iniziato nel migliore dei modi per l’ortofrutta: la morsa del gelo che ha colpito molte produzioni ha infatti comportato un aumento dei prezzi e una minore disponibilità di prodotti freschi. Proprio per questo, in pochi avrebbero scommesso che il primo bimestre dell’anno sarebbe stato il migliore – da 17 anni a questa parte – per consumi di frutta e verdura in Italia. Così invece è stato. Lo si apprende dal nuovo Rapporto del Macfrut Consumers’ Trend che registra un aumento dei consumi del +4%. I prezzi medi in salita, che vedono sul podio zucchine (+11%) e kiwi (+8%), non hanno quindi scoraggiato gli italiani, che in almeno 17 anni non hanno mai consumato così tanta frutta e verdura

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

                       

                      I primi due mesi del 2017 hanno visto un vero e proprio boom dei consumi di frutta e verdura a livello nazionale, mai così bene da almeno 17 anni. La dichiarazione potrà sembrare esagerata, ma è quanto emerge dal Rapporto del Macfrut Consumers’ Trend che ha registrato un incremento del +4% nei consumi di frutta e verdura. E il dato assume una rilevanza ancora maggiore se si prende in considerazione il contesto climatico nel quale è maturato e il conseguente aumento dei prezzi di frutta e verdura.

                       

                      “La morsa del gelo, che ha afflitto l’Italia nei primi mesi dell’anno, ha causato molti problemi alla produzione, alla logistica e alla distribuzione – spiega il Rapporto – A fronte di carenze di merce nei punti vendita, di approfondimenti televisivi e servizi sui tg, di cartelli con scuse da parte delle catene per la mancanza di alcune referenze, il consumatore non si è fatto scoraggiare: infatti nel bimestre gennaio-febbraio i volumi acquistati di frutta e verdura nel nostro Paese sono stati superiori rispetto allo stesso periodo del 2016”. Ma non basta: come accennato, siamo di fronte ad un aumento straordinario, perlomeno dall’inizio del secolo: infatti, per entrambe le macro categorie i quantitativi del periodo bimestrale gennaio – febbraio 2017 sono stati i più elevati della serie storica elaborata da Cso Italy a disposizione (dal 2000). 

                       

                      Ma vediamo le cifre analizzate dal rapporto: gli acquisti di frutta e verdura in Italia ammontano a 1,3 milioni di tonnellate, avendo registrato un aumento del +4% sullo stesso periodo dello scorso anno, in cui peraltro non ci furono problematiche climatiche come quelle registrate nei mesi scorsi. La frutta ha registrato un +4% delle vendite sul primo bimestre del 2016, acquistata dagli italiani per volumi superiori alle 711 mila tonnellate, mentre nello stesso intervallo di tempo si è osservato un aumento del +5% nelle vendite di ortaggi, per oltre 590 mila tonnellate. Chi temeva un calo delle vendite in seguito all’aumento di prezzi nell’ortofrutta ha quindi dovuto ricredersi: nel periodo in esame gli italiani non si sono fatti scoraggiare, acquistando frutta e verdura a 1,62€/kg medi (+3% sul 2016). Andando poi nel dettaglio, la frutta è stata acquistata mediamente a 1,47€/kg (+2%) e gli ortaggi a 1,80€/kg (+3%). 

                       

                      Passiamo ora in rassegna i dati di vendita delle diverse tipologie: per le verdure, nessuna specie rilevata nel paniere GfK Italia ha segnato quantitativi inferiori allo scorso anno. Sul podio troviamo radicchi (+11%), patate, insalate e pomodori (+9%), carciofi (+7%). Per quanto riguarda i prezzi medi, ribassi si sono registrati solamente per patate (-1%) e carciofi (-3%), mentre per le altre categorie la situazione climatica ha influito in modo deciso sui prezzi: zucchine (+11%), pomodori (+7%), melanzane (+6%), finocchi, peperoni e radicchi (+5%).

                       

                      Per la frutta si sono registrati aumenti dei volumi acquistati per tutte le specie tipicamente invernali: mele (+4%), arance (+2%) e clementine (+7%). Le pere si fermano al +1%, mentre i kiwi arrivano a un +8%. In questo caso i prezzi medi sono molto più contenuti: per mele e clementine l’aumento è stato quasi nullo; le pere sono passate da 1,65€/kg a 1,68€/kg e le arance da 1,06€/kg a 1,08€/kg. L’aumento più significativo riguarda invece i kiwi, che da 1,69 sono passati a 1,80€/kg (+8%).

                       

                      Il Macfrut Consumers’ Trend, nato nel 2015 e realizzato in collaborazione con il CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli), è un progetto di osservazione grazie al quale vengono diffusi su base mensile i dati sui consumi di frutta e verdura, con un’attenzione particolare all’innovazione e al punto di vista dei consumatori. Il progetto fa parte del mondo Macfrut (Fruit & Veg Professional Show), l’evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo che si terrà a Rimini dal 10 al 12 maggio 2017 (leggi qui).

                       

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