Dalla Redazione
Una catena tedesca di supermercati che opera in tutta Europa, compresa la Spagna e leader in Germania, nell’ambito della della campagna agrumicola, intende acquistare arance spagnole a prezzi inferiori ai costi di produzione, quindi in perdita per i venditori. Si tratta di una pratica proibita dalla Legge. Lo riporta Las Provincias, quotidiano di Valencia in un articolo datato 19 ottobre. Come è consuetudine durante le campagne di frutta e verdura, i gruppi distributivi preparano strategie commerciali per le settimane e i mesi successivi, proponendo prezzi di acquisto ai fornitori candidati per determinate quantità e date.
Nell’ambito di questa azione, una catena di supermercati tedesca ha fatto offerte a cooperative e altre aziende esportatrici di Valencia per fornire arance a un prezzo di 0,45 euro al chilo per due settimane.
Questo prezzo è chiaramente inferiore ai costi di fornitura. È possibile che in molti casi non copra nemmeno la somma dei costi di raccolta, trasporto, movimentazione, selezione e confezionamento in magazzini, senza lasciare nulla o praticamente nulla all’agricoltore. È una situazione che viola la Legge, ma il gruppo distributivo ha trovato il modo per aggirarla, almeno a livello formale: nei contratti di acquisto vengono fatte firmare delle clausole alla parte venditrice che dichiara di vendere “al di sopra dei suoi costi”, il che però non è vero. Ma nessuno si adopera per fermare questa pratica.
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