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                      Alla conquista dell’estero: ecco i consigli di Kpmg per i produttori

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                      La società ha realizzato un report sui quattro mercati europei – Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna -in cui i settori della Grande distribuzione organizzata e dell’e-commerce sono più sviluppati. Tra i suggerimenti: investire sia sul servizio del prodotto che sul marketing, con campagne di comunicazione, fiere ed eventi in loco, e poi puntare sul posizionamento del brand

                       

                      made in italyCome possono i produttori italiani conquistare il mercato estero? Diventando fornitori di quelle catene della Gdo che operano a livello internazionale. Il tema, gli obiettivi e le modalità per raggiungerli sono stati al centro del convegno organizzato nei giorni scorsi al Campidoglio dal Comitato Leonardo, nato nel 1993 su iniziativa comune di Sergio Pininfarina e Gianni Agnelli con lo scopo di promuovere e affermare la “Qualità Italia” nel mondo. Secondo Kpmg Adisory-Ice, che ha realizzato un report sui quattro mercati europei – Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna -in cui i settori della Grande distribuzione organizzata e dell’e-commerce sono più sviluppati, i produttori italiani che vogliono affacciarsi sui mercati esteri devono investire sia sul servizio del prodotto che sul marketing, con campagne di comunicazione, fiere ed eventi in loco. Occorre poi puntare sul posizionamento del brand, evidenziando i fattori di distinzione e differenziazione dei prodotti, basati su qualità, capacità di innovazione e design.

                       

                      La ricerca ha evidenziato la concentrazione della Gdo in un numero ristretto di top player di natura internazionale sia per il settore “food” che per il “non food”. Molti di questi gruppi sono fortemente internazionalizzati ed operano anche in mercati terzi: riuscire a diventare fornitori per tali players offre ai produttori una maggiore visibilità e la possibilità di entrare anche in questi ulteriori mercati. Al confronto hanno preso parte presidente del Comitato Luisa Todini, il vice ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il presidente dell’Ice Riccardo Monti, e il presidente del Comitato tecnico per l’internazionalizzazione e gli investitori esteri di Confindustria Licia Mattioli. Alla tavola rotonda imprenditoriale hanno invece partecipato Giandomenico Auricchio (ad Gennaro Auricchio),Claudio Marenzi (presidente di Herno e Sistema Moda Italia), Francesco Pugliese (ad Conad) e, in rappresentanza dell’imprenditoria internazionale Marco Capello (fondatore BlueGem Capital Partners and Chairman Liberty).