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                      Conad del Tirreno: 23 milioni per il più moderno hub logistico del Lazio

                      20 mila mq di superficie coperta, scelte all’avanguardia con tecnologie tra le più innovative, soluzioni high tech e sviluppo sostenibile in termini sia di impatto ambientale, che sociale. Si presenterà così la nuova piattaforma di Conad del Tirreno nella zona industriale di Tarquinia: la struttura, ultimata presumibilmente entro maggio 2017, sarà il più moderno ed efficiente polo logistico del Lazio. Con un investimento di 23 milioni di euro la cooperativa – che conta presente su due centri distributivi, 200 fornitori locali e un fatturato di 48 milioni di euro – si pone come punto di riferimento per la crescita economica e sociale del territorio, che beneficerà di un importante indotto economico e occupazionale

                       

                      Dalla Redazione

                       

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                      Il nuovo hub a Tarquinia a regime gestirà 30 milioni di colli all’anno (300 mila tons. di prodotti)

                      Nella zona industriale di Tarquinia, in provincia di Viterbo, Conad del Tirreno sta approntando un nuovissimo polo logistico in grado di fornire un efficiente supporto alla propria rete di punti di vendita nel Lazio e nell’area toscana di Grosseto e dell’Amiata. Avrà una superficie coperta di circa 20 mila mq – il doppio delle superfici coperte attualmente impegnate – e insisterà su un’area di circa 67 mila mq in località Pian d’Organo-Pian dei Cipressi. Sarà un moderno polo logistico del fresco per la gestione di prodotti ortofrutticoli, salumi e formaggi, carni e pesce fresco e, per la prima volta in modo diretto, anche surgelati.

                       

                      L’investimento complessivo della cooperativa – che archivia un fatturato di oltre 2,35 miliardi di euro nel 2015 con 341 punti di vendita, 212 soci imprenditori e 9.500 occupati – ammonta a 23 milioni di euro. Gli architetti paesaggisti hanno progettato una struttura che fosse in sintonia con l’ambiente della Maremma laziale e che si presenta come il più moderno e efficiente polo logistico del Lazio. I lavori dovrebbero essere ultimati a maggio 2017.

                       

                      Nel Lazio Conad del Tirreno è presente a Civitavecchia (Roma) con la propria sede territoriale dalla fine degli anni Settanta e con due centri distributivi, che saranno ristrutturati per meglio affrontare le sfide del futuro. Inoltre ha in essere accordi con 200 fornitori locali di 1.300 prodotti food e freschi per un fatturato di 48 milioni di euro, con importanti ricadute economiche e occupazionali anche sull’indotto.

                       

                      “Il nuovo hub di Tarquinia – afferma il direttore Logistica di Conad del Tirreno Paolo Vadalà – a regime gestirà 30 milioni di colli all’anno, corrispondenti a 300 mila tonnellate di prodotti. Adotta soluzioni tra le più innovative e all’avanguardia per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente e garantire efficienza del servizio e qualità del prodotto”.

                       

                      La collocazione della nuova piattaforma, vicina al porto di Civitavecchia e servita dall’autostrada Roma-Tarquinia, è strategica dal punto di vista socio-economico. “Nonostante la grave crisi economica che ci ha colpito duramente, abbiamo lavorato perché si potesse arrivare a questo primo traguardo, che avrà importanti ricadute sul nostro territorio in termini di investimenti e incremento occupazionale”, sottolinea il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola.

                       

                      “Con questo progetto confermiamo l’impegno nei confronti dei nostri clienti, in termini di convenienza ed efficienza, e del territorio, in termini di benefici ambientali ed economici. – gli fa eco l’amministratore delegato di Conad del Tirreno, Ugo Baldi – Un impegno forte, in sintonia con quegli obiettivi di qualità, innovazione ed efficienza che sono i capisaldi della nostra strategia di sviluppo, nonché i presupposti per una crescita economica di medio e lungo termine»,

                       

                      “Il forte investimento nello sviluppo logistico – continua Baldi – ci assicurerà un differenziale competitivo con soluzioni in grado di ottimizzare i costi interni, migliorare efficienza e efficacia nei confronti del mercato, rendere ancor più distintiva e conveniente la nostra offerta. Ma il nuovo polo logistico produrrà importanti ricadute anche sul tessuto economico di Tarquinia e ci permetterà di rafforzare l’importanza delle piattaforme di Civitavecchia con positive ricadute sulla comunità locale”.

                       

                      Per la produzione del freddo, l’utenza più “energivora”, è previsto un impianto a refrigerazione naturale ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale, che permette una riduzione media dei consumi energetici del 25% rispetto a sistemi che utilizzano refrigeranti sintetici. Un impianto fotovoltaico da 1MWp coprirà il 30% circa dei consumi energetici complessivi e, grazie allo sviluppo di un modello energetico dinamico che permette di stimare il fabbisogno orario di energia e la contemporaneità della produzione fotovoltaica, oltre il 90% dell’energia prodotta sarà auto-consumata. Un sistema di controllo automatico integrato consentirà il funzionamento ottimale di tutti gli impianti sotto il profilo dell’assorbimento energetico, il monitoraggio dei parametri energetici e ambientali, la verifica delle performance, la diagnosi in tempo reale di eventuali inefficienze e la gestione della manutenzione tramite alert e ticketing.

                       

                      Per quanto riguarda la movimentazione interna delle merci e il trasporto, l’efficienza sarà garantita dalla progettazione degli spazi, ma soprattutto dalla possibilità per gli automezzi di consegnare le merci in modo integrato tra i vari reparti, con una forte riduzione del traffico su strada e il vantaggio per i soci di ricevere gli ordinativi in un’unica soluzione, con automezzi ottimizzati e che non recano disturbo alla collettività.

                       

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