Il titolare di una nota azienda agricola di Bisceglie, Berardino P., 64 anni, è stato vittima di un agguato nella notte, tra il 6 e 7 settembre, mentre si recava con la sua auto al lavoro. Fortunatamente i due colpi di fucile calibro 12 esplosi hanno colpito lo sportello del lato passeggero, lasciando illesa la vittima, che ha così allertato i carabinieri, i quali non escludono possa trattarsi di un atto intimidatorio

Dalla Redazione

Nella notte fra lunedì 6 e martedì 7 settembre il titolare di una nota azienda agricola di Bisceglie, Berardino P., 64 anni, che dà lavoro ad almeno 400 persone (fino a qualche anno fa erano più del doppio) è stato vittima di un agguato dal quale fortunatamente è uscito illeso.

Secondo quanto emerso finora, l’agguato ha avuto luogo verso le tre del mattino mentre l’imprenditore sessantaquattrenne stava andando al lavoro in auto nella sua azienda agricola lungo la strada di campagna alla periferia di Bisceglie. Secondo quanto riportano alcune testate, l’imprenditore, dopo aver rallentato a causa di alcuni ostacoli sull’asfalto, ha visto tra la vegetazione una sagoma imbracciare un fucile e sparare contro la propria auto due proiettili calibro 12. Per il buio l’imprenditore agricolo non è riuscito a riconoscere l’assalitore, che è fuggito subito dopo a piedi nei campi. Inoltre, nella zona non ci sono sistemi di videosorveglianza che potrebbero aiutare nella ricerca del malvivente.

Fortunatamente i proiettili si sono conficcati nello sportello del lato passeggero, lasciando illesa la vittima, che ha così chiamato i soccorsi. Le indagini sono ora in corso da parte dei Carabinieri di Bisceglie (Bat), coordinate dalla Procura di Trani e dalla Dda di Bari, che stanno indagando per risalire all’autore dell’agguato e investigando sulla vita privata della vittima, la quale ha riferito ai militari di non avere ricevuto minacce né richieste estorsive. Gli investigatori non escludono che si sia trattato di un atto intimidatorio. Qualche anno fa l’azienda di cui è titolare il bersaglio dei malviventi, la Extrafrutta Srl, venne coinvolta in un’inchiesta sullo sfruttamento della manodopera di braccianti in agricoltura. Al momento, non vi è alcuna notizia che confermi la relazione tra le due vicende.

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