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                      Terra Mia Italia: al via il protocollo d’intesa con Confindustria Reggio Calabria, UAI e PMI

                       

                      Terra Mia Italia

                      A sinistra Marco Bellucci, presidente Terra Mia Italia, a destra Domenico Vecchio, presidente Confindustria Reggio Calabria

                      Marco Bellucci, presidente di Terra Mia Italia, è stato protagonista la scorsa settimana dell’incontro dal tema “Il sistema blockchain: informazioni, analisi e prospettive di applicabilità” che ha avuto luogo nella sede reggina di Confindustria con all’interno un approfondimento sul settore nevralgico del food&beverage. L’iniziativa, alla quale hanno partecipato il presidente di Confindustria reggina Domenico Vecchio, il vicepresidente dello stesso organismo Pino Febert e Giuseppe Squillace, presidente del Consorzio Motta, rientrava nell’ambito delle attività di promozione e commercializzazione del prodotto reggino promosse dallo sportello di internazionalizzazione al quale si deve la sottoscrizione del contratto di rete con Terra Mia Italia dopo quella con Nobis Italia nel comparto agro-alimentare.

                      “Terra Mia Italia – ha esordito Marco Bellucci – è un progetto di cui siamo orgogliosi e che associa circa 400 aziende del territorio italiano, Op e cooperative nazionali, con la formula del contratto di rete, figura giuridica risalente al 2009. I nostri obiettivi guardano in più direzioni. Dare più marginalità alla produzione e valore aggiunto alla grande distribuzione e ciò grazie al fatto che per la prima volta la prima si è strutturata in maniera tale da avere un rapporto diretto con la seconda e diventare veramente protagonista del suo operato, saltando le tante figure intermedie della filiera che non fanno che incrementare i costi finali del risultato del proprio impegno lavorativo”. Così i prodotti top di gamma, attentamente selezionati, possono raggiungere un pubblico sempre più attento e la grande distribuzione che a sua volta ha sposato tale filosofia operativa. “Il marchio – ha concluso il presidente di Terra Mia Italia – è garanzia della qualità di sistema, quindi dell’autenticità e qualità dei prodotti agroalimentari italiani. Attraverso il nostro progetto identifichiamo e valorizziamo la provenienza di referenze le cui qualità e caratteristiche sono legate indissolubilmente all’ambiente geografico di provenienza, compresa la produzione”.

                      Apicale nella giornata anche l’intervento video di Francesco Macrì, titolare dell’azienda agricola omonima: “Sto collaborando con il presidente di Terra Mia Italia dallo scorso anno, per una sorta di scommessa partita in punta di piedi. Ora il progetto sta crescendo a vista d’occhio con un focus privilegiato su prodotti quali olio e agrumi che rappresentano la fonte primaria del nostro investimento. Pertanto l’augurio è che tale percorso si confermi e strutturi sempre meglio. Esistono tutte le basi per poter operare un ulteriore salto di qualità”. Presente all’incontro anche Fabrizio Salsa, presidente UAI Lazio.

                      I riscontri positivi per “Terra Mia Italia” arrivano anche dalla fresca firma del Protocollo d’Intesa tra Confindustria Reggio Calabria e Unione Artigiani Italiani (UAI) e delle PMI, in data 4 dicembre 2021. All’Art. 1 dello stesso Protocollo si legge: “UAI collaborerà fattivamente al Progetto Terra Mia Italia, pubblicizzandolo su tutto il territorio nazionale tra le imprese associate del settore, con ogni mezzo a propria disposizione (convegni, seminari, testate giornalistiche, social media, ecc…) ritenendo la validità del Progetto strategico per la crescita in termini di PIL e per la valorizzazione del Patrimonio Imprenditoriale Italiano. Parteciperà a tavoli tecnici con i Partner del Progetto e si adopererà per la buona riuscita dell’iniziativa sotto ogni punto di vista”.

                      Infine i cesti regionali di Terra Mia Italia verranno commercializzati attraverso l’importante veicolo dell’e-commerce del Consorzio Motta, recentemente premiato a livello internazionale dall’Unesco come “Fabbrica del paesaggio”. Ciò per quanto concerne sia quelli classici che quelli contenenti prodotti realizzati dalle persone appartenenti alle “categorie a rischio” nell’espressione del “Progetto di Solidarietà” ideato da Terra Mia Italia.

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