di Eugenio Felice
“Il 2022 – esordisce Mattia Gandini di OP Valleverde – è partito molto bene per i pomodori, essendoci stata un’offerta non particolarmente elevata, soprattutto dalla Sicilia. Nel nostro caso abbiamo lavorato a pieno regime, con una produzione eccellente, non sempre sufficiente a soddisfare tutti gli ordini. Questa situazione favorevole è andata avanti fino alla primavera inoltrata. Dopo un’estate non entusiasmante, siamo andati incontro a un autunno negativo, con produzione elevata e consumi in picchiata, penalizzati dalla difficile congiuntura che sta attraversando l’Italia, tra inflazione a doppia cifra e bollette energetiche impazzite”.
“Alla fine, quando c’è incertezza – spiega Mattia Gandini di OP Valleverde – quando tutto costa di più, la gente rallenta i consumi e ci vuole un attimo a mandare in difficoltà un comparto, come quello ortofrutticolo, che deve rispettare i tempi della natura. Gli ultimi due mesi dell’anno sono stati i peggiori mai visti quanto a contrazione dei consumi, anche per le nostre linee premium. Il 2023 è partito meglio di come è finito il 2022, le nostre produzioni della Sicilia e della Calabria sono più basse e i consumi danno segni di ripartenza. Difficile fare previsioni per i prossimi mesi, ormai ci siamo abituati a navigare a vista, tenendo però le mani ben salde sul timone”.
“Certamente – commenta Mattia Gandini di OP Valleverde – per un’azienda come la nostra la voce di costo che pesa di più è l’energia, dovendo solitamente nei mesi freddi riscaldare le serre e integrare la luce solare con l’illuminazione artificiale. Sia il 2021 che il 2022 sono stati penalizzanti da questo punto di vista. Abbiamo reagito spostando parte della produzione in Sicilia e Calabria, sempre con tecnica di produzione idroponica e fuori suolo, all’interno di serre tecnologiche, mentre a Guidizzolo abbiamo ritardato i trapianti, con una parte delle serre che inizierà a produrre ad aprile, una parte nel mese di maggio. I costi energetici adesso sono scesi rispetto ai massimi ma in generale sono ancora molto alti se paragonati al periodo pre-covid”.
“Tutto sommato – precisa Mattia Gandini di OP Valleverde – possiamo dire che il 2022 non ci ha messo in particolare difficoltà, nonostante l’aumento dei costi e i mercati turbolenti, grazie a un insieme di interventi correttivi, fatti anche in taluni casi di modifiche alle grammature. Alla fine la scelta, fatta ormai svariati anni fa, di puntare a pomodori alto di gamma ci ha aiutato e ci sta aiutando anche in questo periodo difficile. L’importante è non fermarsi e continuare ad assecondare il mercato: stiamo aumentando la produzione dei pomodori gialli, sempre più presenti sui banchi di vendita perché sempre più apprezzati dagli italiani, puntando a varietà saporite e con il giusto compromesso tra acidità e dolcezza”.
“Stiamo inoltre aumentando la produzione a residuo zero, vista la crescente attenzione alla salubrità da parte del consumatore finale. Continuiamo a puntare a varietà esclusive come il pomodoro viola Yoom, disponibile tutto l’anno e ricco di proprietà benefiche per la salute, richiesto sia in Italia che all’estero. E stiamo sperimentando – svela Mattia Gandini di OP Valleverde – alcune varietà di peperone corno, con diverse aziende sementiere. Negli ultimi anni abbiamo visto che anche un mercato tradizionale come quello italiano si sta aprendo sempre di più alle nuove tipologie. La cosa importante – conclude Mattia Gandini – è che sia soddisfatto il gusto”.
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